(Teleborsa) – Calano gli incidenti ai passaggi a livello in Italia nel 2018, con 9 casi nel 2018 e un bilancio di quattro morti e venti feriti, dovuti a fretta, distrazione e soprattutto al mancato rispetto del Codice della Strada.
Sono i dati diffusi da Ferrovie dello Stato, anche quest’anno al fianco di ILCAD (International Level Crossing Awareness Day), la campagna internazionale di informazione e sensibilizzazione sui passaggi a livello promossa dalla Union Internationale des Chemins de Fer (UIC)
“Lo stop più importante del giorno” è lo slogan scelto per l’undicesima edizione della giornata-evento del 6 giugno ad Amersfoort (Olanda). Gli oltre 40 Paesi partecipanti hanno scelto di affrontare il tema rivolgendosi quest’anno ad autotrasportatori e conducenti di mezzi pesanti: obiettivo della campagna è azzerare progressivamente il numero di incidenti e morti ai passaggi a livello.
In Italia, nel 2018 gli incidenti ai passaggi a livello sono diminuiti del 64% rispetto all’anno precedente: nove gli incidenti verificatisi nel 2018, a fronte dei 28 del 2017. Il bilancio complessivo è di quattro morti e venti feriti. Fra questi, un morto e la totalità dei feriti, sono relativi allo scontro avvenuto a Caluso (23 maggio 2018) di un tir con un treno. Nel 2017 i decessi, invece, erano stati sei.
Parallelamente alla campagna informativa, prosegue senza sosta il piano di eliminazione dei passaggi a livello. RFI prevede di eliminare nel 2019 ulteriori 120 passaggi a livello, di cui 85 in consegna a privati, e di realizzare opere per circa 60 milioni di euro.
Nel 2018 sono stati 101 gli incroci fra strada e ferrovia eliminati, di cui 87 in consegna a privati. Una media di oltre una soppressione ogni quattro giorni, con un investimento economico di circa 72 milioni di euro.
Oggi la rete ferroviaria nazionale – oltre 16.700 km di linee – è intersecata da 4.427 passaggi a livello, di cui 653 in consegna a utenti privati. A inizio anni’ 90 i passaggi a livello attivi sul territorio nazionale erano oltre 12mila.
Negli ultimi venti anni sono stati quindi eliminati circa 8mila attraversamenti fra strada e ferrovia con un investimento economico da parte di Rete Ferroviaria Italiana di circa 1,5 miliardi di euro. Gli interventi sono finanziati dallo Stato con appositi fondi e concordati con Regioni, Province e Comuni e Enti che gestiscono servizi, quali ad esempio Anas.
Tutte le nuove linee ferroviarie – ricorda FS – sono realizzate senza passaggi a livello. Il piano di eliminazione dei passaggi a livello è soltanto una delle azioni avviate dal Gruppo – in linea con il Piano industriale 2019-2023 – per migliorare la sicurezza della circolazione ferroviaria e stradale.
Nel piano di interventi rientrano infatti anche le attività di manutenzione e di upgrade tecnologico degli strumenti di controllo che regolano i sistemi di attraversamento a raso. Quasi la totalità, circa il 95%, degli attuali 3.774 passaggi a livello gestiti direttamente da RFI sono attrezzati con avanzati sistemi tecnologici che li rende sempre più affidabili e sicuri, tra cui il sistema Protezione automatica integrativa – Passaggi a livello (PAI-PL).
Il PAI-PL rileva la presenza di ingombri sui binari in prossimità delle barriere, preesistenti o in seguito alla chiusura del passaggio a livello, e consente di arrestare la circolazione ferroviaria fino alla risoluzione dell’anormalità. L’automazione di ulteriori passaggi a livello è prevista nell’ambito dei programmi di potenziamento infrastrutturale e tecnologico di ciascuna regione.