(Teleborsa) – Nasce a Napoli la Fondazione “Osservatorio del mare e del litorale costiero” per creare una rete integrata di monitoraggio multidisciplinare del mare e delle coste della Campania in grado di fornire modelli previsionali e sistemi di allarme per il rischio ambientale a supporto delle azioni degli organi di governo.
Hanno aderito come soci fondatori ENEA, CNR, INGV, Fondazione Dohrn, Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno (IZSM), Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale e le tre Università di Napoli “Federico II”, “L’Orientale” e “Parthenope”. Partner istituzionale, ARPA Campania.
Le tematiche su cui la Fondazione può fornire immediatamente un contributo diretto e concreto vanno dalla Strategia Marina e il raggiungimento del GES (Good Environmental Status) degli ecosistemi marini entro il 2020, come previsto dalla Direttiva Europea, alla redazione di una carta vocazionale delle coste (Piano regolatore del mare) fino all’adeguamento della Portualità (Gestione e adeguamento per piani di evacuazione da rischio vulcanico e alla salute pubblica).
“L’ENEA ha già reso disponibili una serie di competenze, a partire da quelle del Centro di Portici, che rafforzano ed integrano quelle dei partner dell’Osservatorio per un’azione efficace nell’ambito della protezione ambientale e della crescita blu: dalla caratterizzazione ambientale alla modellistica predittiva, dall’ecotossicologia all’ecologia marina”, spiega Roberto Morabito direttore del dipartimento Sostenibilità dei sistemi produttivi e territoriali dell’ENEA. “Credo che l’Osservatorio sia anche uno strumento importante a supporto della pianificazione e programmazione dello sviluppo sostenibile territoriale campano con il mare come elemento centrale. In questo senso auspico che questa nuova istituzione al servizio del territorio possa cimentarsi anche su temi quali i porti verdi, gli approdi resilienti, il turismo sostenibile e le nuove filiere produttive legate all’economia del mare, dalla cantieristica alla pesca”.