(Teleborsa) – Mentre continuano senza sosta le schermaglie dialettiche tra Lega e CinqueStelle che preoccupano (non poco) il Colle, facendo presagire scenari nefasti con diversi analisti pronti a scommettere che il voto anticipato avanza a grandi passi, si apre una settimana ad altissima tensione sull’asse, sempre più calda, Roma-Bruxelles.
Dopo la replica – con tanto di “giallo” – inviata alla lettera della Commissione che tirava le orecchie al nostra Paese per il mancato rispetto della regola del debito, l’esecutivo UE sembrerebbe intenzionato a optare per il “pugno duro” e si prepara a far scattare l’iter che potrebbe portare alla procedura di infrazione. Un nuovo segnale, tutt’ altro che positivo, da parte dell’Europa potrebbe arrivare mercoledì 5 giugno in occasione delle raccomandazioni ufficiali della Commissione e il sempre più probabile, appunto, avvio della procedura.
Sul fronte interno, riflettori puntati su dl Crescita e Sblocca cantieri. Il primo dovrebbe approdare in Aula domani martedì 4 giugno per la discussione generale, mentre il secondo procede a rilento: l’esame da parte dell’Aula del Senato doveva iniziare giovedì scorso, ma è stato rinviato a martedì.
PREMIER STUFO DEGLI “STRAPPI” – Nella giornata di oggi, lunedì 3 giugno, attesa per il discorso del Premier Conte intenzionato a fare il punto della situazione per ribadire il suo ruolo centrale, in un momento delicatissimo, probabilmente il più complicato dalla nascita del Governo gialloverde.
“Intendo fare il punto della situazione: voglio parlare agli italiani. Farò una conferenza stampa e tutto sarà chiaro. Come ho sempre detto questo è il governo del cambiamento e della chiarezza”, aveva anticipato lo scorso 31 maggio. “Abbiamo sempre rivendicato un cambiamento nel segno della chiarezza, sicurezza del cammino, che sia strategico e che proceda in modo lungimirante e senza strappi. Dobbiamo afferrare queste premesse e queste condizioni per poter proseguire”, ha aggiunto
(Foto: Lukasz Kobus – © Unione Europea)