(Teleborsa) – Nuvoloni sul futuro del Governo gialloverde che mai come in queste ore sembra scricchiolare, stavolta più pericolosamente delle precedenti.
Se, infatti, è vero che fin qui il percorso dell’esecutivo Lega-Cinquestelle è stato tutt’altro che liscio, anzi pieno di ostacoli, alla fine tutti superati seppur a fatica, bisogna tener presente che “il giallo” sulla lettera con i chiarimenti da inviare alla UE ha finito per rendere ancor più tesi i rapporti tra gli alleati di Governo.
Inutile nasconderlo, il Capo dello Stato è preoccupato. Lo testimoniano le parole usate ieri al Quirinale in occasione del concerto per il corpo diplomatico che ha aperto le celebrazioni della Festa della Repubblica: “Libertà e democrazia non sono compatibili con chi alimenta i conflitti”. Frasi, pronunciate dal Presidente Mattarella alla presenza degli interessati, con garbo ma anche con decisione, che proprio per questo non possono non suonare come un monito ai due partner di governo, in lite continua con tanto di spread che torna a sfondare quota 290.
L’interrogativo che serpeggia dalle parti del Colle con sempre maggior insistenza è quanto ancora potrà andare avanti il “matrimonio” tra Lega e CinqueStelle, uniti – in teoria – dallo sbandierato Contratto, ma divisi di fatto – in pratica – da visioni opposte su più argomenti.
La “missione” del Quirinale è approvare la manovra facendo affidamento su un Governo compatto, per salvare i conti pubblici ed evitare l’esercizio provvisorio, mantenendo un rapporto civile con l’Unione europea, “perché – ha continuato il Presidente – soltanto la via della collaborazione e del dialogo permette di superare i contrasti e di promuovere il mutuo interesse nella comunità internazionale”.
Proprio in virtù di queste considerazioni, avanzano due scenari: o si vota a settembre, nella seconda metà del mese con lo scioglimento delle Camere già nella seconda metà di luglio e a quel punto sarebbe poi cura del nuovo governo varare una finanziaria che si annuncia durissima. Oppure affidare al Governo Lega-Cinquestelle la manovra come atto finale. Se passasse questa linea, le elezioni si terrebbero a febbraio 2020.
RICEVIMENTO AL QUIRINALE, IL “GELO” E’ SERVITO – “Ci vogliamo bene, benissimo”, ha detto Salvini ieri sera, rivolgendosi ai giornalisti intorno durante il ricevimento con i colleghi grillini sempre più “isolati”e il gelo tra le due anime del Governo sempre più sotto agli occhi di tutti. Al di là delle dichiarazioni di facciata, insomma, sembra proprio che il “vento di crisi”, fin qui tenuto sotto controllo, abbia iniziato a soffiare con maggior forza.
(Foto: Per gentile concessione della Presidenza della Repubblica)