(Teleborsa) – “La Festa della Repubblica è la festa di tutti noi”. È stato questo il commento fatto dal presidente del consiglio Giuseppe Conte lasciando i Fori Imperiali dopo aver assistito alla parata del 2 giugno, dedicata quest’anno al tema dell’inclusione.
Come di consueto la parata è stata preceduta dalla cerimonia all’Altare della Patria con la deposizione da parte del Capo dello Stato Sergio Mattarella di una una corona di alloro in omaggio al Milite Ignoto e il passaggio delle Frecce Tricolori.
Presenti alle celebrazioni tutte le alte cariche istituzionali dello Stato: i presidenti di Senato e Camera Maria Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico, del Consiglio Giuseppe Conte e della Corte Costituzionale Giorgio Lattanzi, oltre al presidente uscente del Parlamento Europeo Antonio Tajani. Per il Governo, presenti con il premier i vicepremier Matteo Salvini ministro dell’Interno e Luigi Di Maio del Lavoro e i ministri della Difesa Elisabetta Trenta, degli Esteri Enzo Moavero, dell’Economia Giovanni Tria, della Giustizia Alfonso Bonafede e dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio.
Nel suo messaggio al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli, Mattarella ha posto l’accento sull’importanza dei “valori di libertà, giustizia e democrazia su cui si fonda la nostra Carta costituzionale, riferimento per ogni cittadino e guida per chiunque sia chiamato a responsabilità a favore della collettività”. Valori che, ha aggiunto il Presidente, hanno garantito “settantatré anni di pace per il nostro Paese” e “ci accomunano ai popoli d’Europa con i quali condividiamo la costruzione di un percorso basato sui medesimi principi di rispetto dei diritti umani, di vigenza dello stato di diritto, di solidarietà e coesione fra popoli, rivolte all’interno e all’esterno dell’Unione Europea”.
“Le Forze Armate – ha concluso Mattarella – con abnegazione, professionalità, senso delle istituzioni e spirito di servizio verso la comunità, hanno concorso, ieri, alla liberazione dell’Italia e contribuiscono, oggi, tanto sul territorio nazionale quanto nelle numerose e diversificate aree di crisi, alla realizzazione delle finalità indicate dalla Costituzione, costituendo un prezioso presidio di stabilità e sicurezza, risorsa per il progresso pacifico della comunità internazionale”.