(Teleborsa) – Mentre sta per calare il sipario suTheresa May che, dopo una serie di fallimenti, ha gettato ufficialmente la spugna annunciando, nei giorni scorsi, le dimissioni che saranno effettive dal prossimo 7 giugno, dopo la visita del Presidente Donald Trump nel Paese, dalle parti di Londra continua l’enigma Brexit.
Ancora non è dato sapere, infatti, come andrà a finire il divorzio tra Londra ed UE che passerà alla storia come il più travagliato di sempre.
A fare chiarezza ci pensa il Presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker che sembra iniziare a perdere la pazienza: “Ho avuto un breve incontro con Theresa May e sono stato molto chiaro: non ci sarà un nuovo negoziato” sulla Brexit. Lo ha detto arrivando al vertice straordinario dei leader UE.
Il quadro resta complesso e la Brexit decisamente in salita. E pensare che se si fosse votato per un nuovo referendum sulla Brexit avrebbe probabilmente vinto il “remain”. Lo sostiene, analizzando i dati provenienti dal voto in Gran Bretagna sulle elezioni europee, Jim Edwards in un articolo pubblicato su Business Insider. Tutto nonostante il grande exploit registrato da Nigel Farage e dal suo neonato partito che ha raccolto il 31,7% dei consensi: “Mai nella storia della politica britannica un partito con solo 6 settimane di vita ha vinto un’elezione nazionale. E questo è solo l’inizio”, ha commentato soddisfatto il Leader britannico che adesso rivendica a gran voce un ruolo centrale nelle trattative.