(Teleborsa) – “L’alleanza con , che in futuro potrà estendersi a Nissan e , è la naturale prosecuzione dell’accordo Fiat-Chrysler”. Lo dichiara Claudio Chiarle, sottosegretario della Fim di Torino, in merito alla prossima fusione tra e la casa automobilistica francese.
Il leader sindacale ha poi affermato che l’intesa “potrà aprire i mercati della Russia e dell’Estremo Oriente a Maserati rilanciando gli stabilimenti torinesi”.
Per quel che riguarda, invece, la partecipazione dello Stato nella nuova società che nascerà dalla fusione, visto che nell’azionariato di Renault è presente lo stato francese, Chiarle ha fatto notare che “in Italia abbiamo già Leonardo che ha una partecipazione del Tesoro. Un’eventuale presenza anche simbolica dello Stato italiano nell’alleanza avrebbe un significato compensativo rispetto agli assetti azionari francesi”.
A commentare la proposta di fusione con il marchio parigino presentata questa mattina, anche lo stesso presidente di FCA John Elkann il quale ha dichiarato che “queste operazioni si possono fare, sono benefiche: non hanno nessuno impatto, non ci sono chiusure di stabilimenti. Al contrario, l’Italia e tutti gli altri Paesi avranno grandi benefici se questa opportunità andrà avanti. Abbiamo avuto coraggio nel 2009“, conclude Elkan.