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Mercatone Uno, chiusura a sorpresa: in 1800 a casa “avvertiti” con whatsapp

(Teleborsa) – Niente concordato, Mercatone Uno è stata dichiarata fallita. Shernon Holding – che ha rilevato l’azienda dopo il dissesto per il quale sono indagati con l’ipotesi di bancarotta fraudolenta ex soci e amministratori- lo scorso anno aveva acquistato i 55 punti vendita chiusi durante la notte e circa un mese fa aveva fatto domanda di ammissione al concordato preventivo, la procedura che attraverso un iter giudiziario al tribunale civile permette di ripianare i debiti con i creditori. Oltre 500 le aziende fornitrici che vantano crediti non riscossi per circa 250 milioni di euro.

Giovedì scorso, il Tribunale di Reggio Emilia ha dichiarato il fallimento. Una notizia che ha colto tutti di sorpresa, persino gli oltre 1.800 lavoratori in tutta Italia che lo hanno scoperto attraverso facebook e whatsapp, durante la notte. Davanti a numerosi negozi chiusi sono in corso presidi e sit-in dei lavoratori.

DI MAIO: LUNEDI 27 MAGGIO TAVOLO AL MISE – Per il 30 maggio era stato convocato al Ministero dello Sviluppo economico il tavolo di crisi ma il MISE in una nota ufficiale ha comunicato che è stata anticipato a lunedì 27 maggio e che è “prioritario salvaguardare i lavoratori”.

Il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministro Luigi Di Maio, si legge nel comunicato, prendono atto con estrema preoccupazione del fallimento dichiarato dal Tribunale di Milano della Shernon Holding Srl, società di proprietà al 100% della maltese Star Alliance Limited, e della successiva chiusura dei punti vendita in tutta Italia.

“È prioritario salvaguardare i livelli occupazionali e gli asset e verificare le responsabilità della proprietà – designata il 18 maggio 2018 prima dell’insediamento del Governo – in merito alla gestione di quest’ultimi. La priorità assoluta del Ministro Luigi Di Maio e del MiSE sono i circa 1800 lavoratori coinvolti, a cui oggi è stata calpestata la dignità. Vista la delicatezza della questione si attendono tutti i rilievi del Tribunale per capire puntualmente come dare risposte immediate”, conclude la nota.

Interviene anche il Ministro dell’Interno Matteo Salvini: “Mi impegnerò personalmente incontrando sindacati, lavoratori, fornitori e proprietà, non si possono lasciare dipendenti a casa senza rispettare gli impegni presi. Anche su questo la nuova Europa che nascerà domani dovrà essere più forte nel difendere il lavoro”

Una crisi che esplode il giorno prima del voto, scuotendo la politica italiana.

Arriva, infatti, la dura presa di posizione del Segretario del Pd, Nicola Zingaretti, “È una vergogna, una crisi aziendale non può essere gestita in questo modo. Solidarietà ai lavoratori e alle loro famiglie. La vita vera demolisce la politica del Governo fatta solo di tweet. Non vi lasceremo soli”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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