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Scuola, Sostegno disabili: si sta approvando un'altra riforma senza il coraggio di risolvere

(Teleborsa) – L’organizzazione del sostegno didattico agli alunni disabili cambia faccia. Le ore di sostegno verranno decise da chi sta accanto allo studente e addirittura si quantificheranno insieme a lui quando sarà maggiorenne. A definirle, infatti, è come in passato quello che si chiamava GLHO, che ha il compito di redigere il Piano educativo individualizzato dell’alunno. Questo Piano, messo a punto da chi conosce sia le peculiarità dello studente sia le caratteristiche del contesto in cui apprende e vive la sua socialità, dovrà definire non solo le ore di sostegno, ma anche tutte le misure utili a rendere quanto più efficace possibile la partecipazione degli alunni con disabilità alle attività della classe e della scuola. Nel corso dei prossimi tre anni verranno formati 40mila nuovi insegnanti di sostegno, con il primo corso di specializzazione per l’a.a. 2018/19 che è già stato attivato.

Secondo il Miur, con queste modifiche “l’intera comunità scolastica sarà coinvolta nei processi di inclusione. Viene rivista la composizione delle commissioni mediche per l’accertamento della condizione di disabilità ai fini dell’inclusione scolastica: saranno sempre presenti, oltre a un medico legale che presiede la Commissione, un medico specialista in pediatria o neuropsichiatria e un medico specializzato nella patologia dell’alunno. Un cambio di passo che punta ad assicurare la presenza di uno specialista nella patologia dell’alunno. Anche i genitori e, dove possibile, nel caso di maggiorenni, gli stessi alunni con disabilità, potranno partecipare al processo di attribuzione delle misure di sostegno, per superare l’attuale impostazione che prevede una meccanica associazione tra la certificazione data ai sensi della legge 104 e il supporto offerto all’alunno”.

Per Anief il testo deve prevedere la cancellazione della norma inserita nella legge Carrozza 128/13 che impedisce di trasformare tutti i posti liberi in organico di diritto, superando così l’altissima percentuale di quelli attualmente in deroga. Come, del resto, indicato già dai giudici. Secondo il presidente, Marcello Pacifico, sarà tutto inutile se non si deciderà di assumere gli attuali e i prossimi docenti specializzati e già formati, perché gli studenti sarebbero sempre costretti a cambiare docente una o più volte l’anno. Poi va risolto il problema delle prove selettive in corso, sulle quali pesano evidenti errori organizzativi.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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