(Teleborsa) –
Jeff Bezos, l’uomo più ricco del mondo ha vinto l’ennesima battaglia. La società ha infatti ottenuto provvisoriamente il diritto di avvalersi del dominio internet “amazon”. Il nodo da sciogliere era infatti il ricorso di otto governi dell’America del Sud che rivendicavano il diritto di usare il nome “amazon” in virtù dell’omonima Foresta Amazzonica (amazon in inglese, ndr), presente sui loro territori.
L’Internet Corporation for Assigned Names and Numbers (ICANN), l’ente preposto a supervisionare i protocolli e gli indirizzi sul web, si è però schierato a favore della società del magnante dell’e-commerce dopo una disputa durata svariati anni. L’accordo trovato prevede di garantire nove domini a scopi non commerciali, “per evidenziare la cultura e l’eredita’ della regione” all’associazione Amazon Cooperation Treaty Organisation (ACTO). Non avranno, pero’, il diritto di veto sui nomi scelti da Amazon, perché farlo “darebbe loro l’autorità di decidere su nuovi prodotti e servizi Amazon ancora non lanciati” ha dichiarato l’Icann.
La decisione dell’ICANN è tuttavia una
sconfitta bruciante per l’ACTO che rivendica il patrimonio culturale legato al termine parlando di “monopolio di una società” e di “appropriazione” di “nomi geografici di Stati, senza il loro consenso”.
Il miliardario statunitense, fondatore della società per voli spaziali Blue Origin e proprietario del The Washington Post, durante i negoziati per trovare un accordo, avrebbe offerto ai governi di Brasile e Perù, leaders della resistenza della coalizione, Kindle e i servizi di Amazon Web Services per un valore di 5 milioni di dollari. L’ambasciatore dell’Ecuador negli Stati Uniti, a marzo, disse però che la coalizione “non sta cercando una compensazione finanziaria”.
Ad oggi la decisione dell’ICANN consolida maggiormente la forza di uno dei marchi più criticati e al contempo più diffusi del web.
Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx