Più multe fai, più alta sarà la tua pensione: estremizzando è questo il risultato del nuovo contratto decentrato per i dipendenti della Capitale, in cui è inserita una norma che disciplina la previdenza complementare della Polizia locale, finanziata “dai proventi dell’attività di riscossione delle entrate per violazione delle norme del codice della strada”. Cioè, appunto, le multe.
Significa – sottolinea Andrea Arzilli sul Corriere della Sera – che più i vigili scriveranno verbali e più la loro pensione sarà garantita e corposa”. Un incentivo benefico per loro, per i vigili, che con l’addio al sistema retributivo avrebbero faticato a raggiungere una pensione degna dell’ultima busta paga. Un po’ meno per gli automobilisti romani, già detentori del discutibile record delle aliquote addizionali Irpef più alte d’Italia.
Prevista anche una figura ad hoc dell’addetto al servizio di cassa per le attività anagrafiche. Cambiano anche alcuni criteri per l’erogazione del salario accessorio, che si baserà di più sulla produttività individuale (la percentuale passa dal 10% al 30%) che su quella di struttura (cala dal 90% al 70%). Soddisfatti i sindacalisti di Cgil, Cisl, Uil, Csa e Rsu presenti che sottoporranno ai lavoratori il contratto prima della firma definitiva.