(Teleborsa) – Il Miur si scusi con la professoressa palermitana e la reintegri subito. Anief si unisce alle proteste sul caso dell’insegnante palermitana Rosa Maria Dell’Aria, docente dell’istituto Vittorio Emanuele III di Palermo sospesa per 15 giorni dopo che alcuni suoi studenti hanno accostato il decreto sicurezza del ministro dell’Interno Matteo Salvini alle leggi razziali del 1938.
Il caso ha sollevato proteste e indignazioni in tutta Italia con manifestazioni in programma in decine di città italiane e a Roma davanti al ministero dell’Istruzione. Già nel corso dello sciopero del 17 maggio era espressa solidarietà alla professoressa, come nel corso della manifestazione di Roma, in piazza Montecitorio.
In varie città italiane studenti e insegnanti hanno fatto sentire la loro voce. Anche Anief, con una sua delegazione, era presente al sit-in davanti alla prefettura di Palermo. E il giovane sindacato autonomo è pronto a replicare la propria protesta al fianco dei sindacati di base che hanno annunciato una mobilitazione totale, fin quando la sospensione della docente non rientrerà.
“Punire una docente per una libera opinione dei suoi studenti è un provvedimento scellerato“, ha commentato Marcello Pacifico, presidente nazionale di Anief. “Ci rivolgiamo al ministro Bussetti perché sia restituita dignità alla collega palermitana. Il potere la smetta di intromettersi in classe. Continueremo a difendere la libertà d’espressione, garantita dalla nostra Costituzione. Invitiamo a partecipare al Teacher Pride, in programma martedì 21 maggio, tutti coloro che non intendono restare indifferenti davanti alla censura di Stato”.