E’ stato un anno sulle montagne russe per i mercati globali con le azioni che hanno registrato importanti guadagni e perdite, mentre la volatilità è aumentata, mentre le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina si sono intensificate. Questo lo scenario che ha portato Forbes a stilare la classifica delle 200 società più capitalizzate al mondo, una classifica che riflette lo stato dell’economia globale di oggi: chi è in cima, chi è in crescita e chi ha visto giorni migliori.
Ebbene da sette anni consecutivi al primo posto troviamo l’Industrial and Commercial Bank of China, l’istituto di proprietà dello Stato che gestisce più di 4 trilioni di dollari in attività e impiega quasi mezzo milione di persone. E’ tutto il settore finanziario nel suo complesso che ha avuto un buon anno e nella top ten della classifica Forbes troviamo oltre a ICBC le “Big Four” cinesi: China Construction Bank, Agricultural Bank of China, Ping An Insurance Group e Bank of China. Sale al secondo posto grazie all’aumento degli utili dovuto al taglio delle imposte JPMorgan Chase e al quintro posto troviamo Bank of America e al decimo Wells fargo. I FAANG sono rappresentati da Apple che si aggiudica il sesto posto mentre nel settore oil&gas è Royal Dutch Shell ad aggiudicarsi la nona posizione.
Dei 61 paesi rappresentati nella lista di Forbes, gli Stati Uniti ospitano il maggior numero di imprese, 575, seguiti da Cina e Hong Kong con 309 e dal Giappone con 223. L’elenco del 2019 ha visto qualche scossa notevole con AT&T che ha pagato 85 miliardi di dollari per Time Warner nel giugno 2018 e CVS Health ha acquisito il gigante assicurativo Aetna per 70 miliardi di dollari pochi mesi dopo. Anche Lyft è stato aggiunto alla lista dopo lo sbarco in borsa.