(Teleborsa) – Chiamata in data odierna a votare tra gli altri punti il bilancio consolidato 2018, il dividendo pari a 0,28 euro per azione e il piano di buy back, l’Assemblea di si è riunita a Roma alla presenza del 64,179% del capitale. Presenti gli Azionisti sopra al 3%, ovvero il Ministero dell’Economia con il 23,585% del capitale e il fondo con il 4,827% del capitale detenuto come partecipazione aggregata.
“Nel quadriennio che va dal 2014 al 2018, il titolo Enel ha registrato una crescita media annua del 10% a fronte di un incremento medio globale del 4% ed europeo di circa il 5%. Nel 2018, dopo un inizio caratterizzato da un calo non riconducibile a fattori di tipo industriale ed economico, il titolo ha registrato un incremento di valore ad oggi pari a circa l’8,7% rispetto a fine 2017″, ha sottolineato la presidente Patrizia Grieco aprendo l’Assemblea.
“La presenza degli investitori istituzionali all’interno del capitale di Enel continua a crescere”, ha continuato il numero uno di Enel, “tali investitori detengono più della metà del capitale, raggiungendo a fine 2018 il livello del 57,6%, il valore più alto registrato nella storia della Compagnia”.
Per quanto riguarda poi le prospettive per il futuro prossimo, Grieco conferma la Guidance attesa per il 2019. Ad intervenire sulla questione anche l’Amministratore Delegato di Enel, Francesco Starace, il quale ha dichiarato “Quest’anno ci aspettiamo che sia l’utile per azione sia il dividendo crescano di un altro 18%. I solidi risultati del 2018 supportano le buone prospettive future. Il focus resta concentrato sulla crescita organica, l’efficienza e la semplificazione della nsotra struttura per rendere il gruppo più profittevole e ridurre il profilo di rischio”, ha illustrato l’AD.