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Banca Etica, le proposte per una nuova finanza in vista delle europee

(Teleborsa) – Una finanza davvero etica e sostenibile e un sistema bancario diverso, in grado di rispondere alle diverse esigenze della società con una sorta di “biodiversità bancaria”.

Sono i due temi chiave che il Gruppo Banca Etica, in collaborazione con le reti europee della finanza sostenibile Gabv, Febea e Finance Watch, ha evidenziato e sottoposto ai candidati per le prossime elezioni europee, in programma in Italia il 26 maggio.

“Il voto di fine maggio per il rinnovo del Parlamento europeo rappresenta un passaggio di grande importanza, forse decisivo per le sorti dell’Ue e la finanza può e deve diventare uno strumento per affrontare le grandi sfide del presente e del futuro: i cambiamenti climatici e le disuguaglianze che generano sofferenza sociale e ondate migratorie globali. La UE può fare molto per regolamentare i mercati globali e spingerli a lavorare per uno sviluppo sostenibile, solidale e inclusivo“, ha spiegato il gruppo.

Le proposte riguardano da una parte le riforme del sistema finanziario globale e dall’altra la promozione della finanza etica e sostenibile. La riforma del sistema finanziario inizia dalla lotta ai paradisi fiscali, “impendendo che nell’Unione esistano territori che agiscono come veri paradisi fiscali, con conseguenze devastanti sulla diseguaglianza e la concorrenza”.

Urgono poi le normative per contrastare l’evasione e l’elusione fiscale, il riciclaggio e la criminalità, per l’armonizzazione fiscale e una giusta tassazione delle imprese, a partire dai giganti tecnologici.

Per il gruppo è poi necessaria una riforma complessiva “per un sistema finanziario stabile e al servizio dell’economia reale e della società”, come la separazione tra banche di investimento e banche commerciali e una tassa sulle transazioni finanziarie, tutti passaggi iniziati e mai portati a termine nella scorsa legislatura.

Accanto alle urgenti normative per contrastare speculazione e comportamenti dannosi, è altrettanto importante, sottolinea Banca Etica, lavorare per promuovere un diverso sistema bancario e finanziario che diventi una sorta di “biodiversità bancaria”, in grado cioè di rispondere alle diverse esigenze della società “diametralmente opposta alle regole a taglia unica – one size fits all – troppo spesso promosse su scala europea”.

“La finanza etica e sostenibile ha evidenziato in questi anni risultati migliori non solo per gli impatti ambientali e sociali, ma anche dal punto di vista economico. Le istituzioni europee hanno avviato un percorso per definire e promuovere la finanza sostenibile (il cosiddetto Action Plan per la Finanza Sostenibile): si tratta di un primo passo incoraggiante, ma al momento troppo timido”, rileva il gruppo che ha chiesto ai candidati di prendere visione delle loro proposte e farle proprie.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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