(Teleborsa) – Nel corso dei 15 mesi trascorsi dall’istituzione del Reddito d’Inclusione (ReI) sono stati erogati benefici economici a 506 mila nuclei familiari coinvolgendo 1,4 milioni di persone. La maggior parte dei benefici sono stati erogati a nuclei residenti nelle regioni del sud (68%), con interessamento del 71% delle persone coinvolte. È quanto emerge da un Report dell’Inps con dati che si riferiscono al periodo compreso tra gennaio 2018 e marzo 2019.
Il 46% dei nuclei beneficiari di ReI, che rappresentano il 50% delle persone coinvolte – sottolinea il Rapporto – risiedono in sole due regioni: Campania e Sicilia. A seguire Puglia, Lazio, Lombardia e Calabria coprono un ulteriore 29% dei nuclei e il 28% delle persone coinvolte.
Il tasso di inclusione del ReI, ovvero il numero di persone coinvolte ogni 10.000 abitanti, risulta nel periodo considerato a livello nazionale pari a 238. Valori più alti si raggiungono nelle regioni Sicilia, Campania e Calabria (rispettivamente 683, 645, 481) ed i valori minimi in Trentino Alto Adige e in Friuli Venezia Giulia (rispettivamente 31 e 53).
Quanto alla cittadinanza del richiedente la prestazione, nell’11% dei casi risulta erogata ad un extracomunitario; al Nord tale incidenza sale al 29%.
L’importo medio mensile erogato nel periodo gennaio 2018 – marzo 2019 è pari a 292 euro ma risulta variabile a livello territoriale, con un range che va da 234 euro per i beneficiari della Valle d’Aosta a 324 euro per la Campania. Complessivamente le regioni del Sud hanno un valore medio del beneficio più alto di quelle del Nord per 50 euro (+21%) e di quelle del Centro per 33 euro (+12%).
Le nuove decorrenti da gennaio 2019 – Le prestazioni decorrenti nel primo trimestre 2019 risultano 38 mila. La loro distribuzione percentuale per numero di componenti il nucleo familiare conferma la tendenza riscontrata da luglio 2018 con l’abrogazione dei requisiti familiari, ovvero una minore incidenza dei nuclei con tre persone o più e una maggiore concentrazione nei nuclei monoparentali. In termini di numero dei nuclei beneficiari a dicembre si è raggiunto il valore massimo con 353 mila nuclei. Da febbraio 2019 si registra una diminuzione dovuta all’effetto della presentazione delle domande tardive delle Dichiarazioni Sostitutive Uniche (DSU) per il 2019 e all’effetto di scoraggiamento dovuto all’entrata in vigore del DL 4/2019, che ha introdotto il Reddito di Cittadinanza, le cui domande potevano essere presentate a partire dal mese di marzo. L’abrogazione da luglio dei requisiti familiari ha determinato, inoltre, una diminuzione dell’importo medio mensile erogato: dal valore massimo di maggio 2018 pari a 311 euro si è scesi a marzo 2019 a 280 euro.