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Agicom, le linee ultrabroadband salgono al 45% del totale

(Teleborsa) – Quasi la metà delle linee in Italia è ultrabroadband (cioè con velocità pari o superiore a 30 Mbit/s), per la precisione il 45% del totale, un vero e proprio boom rispetto a 4 anni fa quando erano solo il 3,7%.

I dati arrivano dall’Osservatorio sulle comunicazioni realizzato da Agicom che ha registrato anche un calo negli accessi delle rete fissa, scesi di 350mila unità in un anno, ma con un cambiamento ancora più evidente nella tecnologia utilizzata: se a fine dicembre 2014 quasi il 94% degli accessi alla rete fissa era in rame, dopo quattro anni questi sono scesi al 58%, pari ad una flessione di 7,5 milioni di linee.

Nello stesso periodo (dicembre 2014 – dicembre 2018) sono cresciuti gli accessi tramite altre tecnologie qualitativamente migliori, in particolare quelle in tecnologia FTTC (+5,9 milioni di unità), FTTH (+540 mila) e FWA (+ 700 mila).

Il cambio si nota anche sotto il profilo delle prestazioni della rete in termini di velocità di connessione: a dicembre 2018 le linee con velocità inferiore ai 10 Mbit/s, sono meno del 25% delle linee broadband e ultrabroadband, rispetto al 75% del dicembre 2014. Al contrario, le linee più performanti, con velocità pari o maggiore di 30 Mbit/s, sono passate dal 3,7 al 45,1% di oggi.

Versante operatori, Tim detiene il 43,9%, seguito da Vodafone (15,8%) e da Fastweb e Wind Tre con quote comprese tra il 14 ed il 15%.

Nella rete mobile si registra, su base annua, un aumento complessivo di 3,5 milioni di sim: la crescita è dovuta all’aumento delle sim M2M, salite di 4,8 milioni di unita, mentre quelle “solo voce” e “voce+dati” si sono ridotte di 1,3 milioni di unità. Anche in questo settore, Tim si conferma market leader (30,7%), seguita da Wind Tre e Vodafone con una quota simile pari al 29,2%.

Il nuovo entrante Iliad, nei primi sei mesi di attività, conquista il 2,7% del mercato. Tuttavia, se si considerano unicamente le sim “human”, escludendo quindi le M2M, il nuovo operatore raggiunge il 3,4%, mentre Wind Tre, nonostante una quota in calo di 2,5 punti percentuali su base annua, rimane il principale operatore con il 32,8%.

Prosegue la crescita della larga banda mobile: nell’ultimo trimestre dell’anno 2018 poco meno del 70% delle linee “human” ha effettuato traffico dati, con un consumo medio unitario di dati stimabile in 4,27 GB/mese in crescita del 55,6% rispetto a dicembre 2017.


Fonte: https://quifinanza.it/finanza/feed/

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