(Teleborsa) – Gli Stati Uniti hanno aperto un’inchiesta federale su Ford e sulle procedure di certificazioni delle emissioni sulle sue vetture. Lo rende noto la stessa casa automobilistica, chiarendo che il Dipartimento di Giustizia ha avviato un’indagine penale dopo le segnalazioni di alcuni dipendenti che avevano portato l’azienda stessa ad avvisare l’Epa (l’agenzia federale per la protezione dell’ambiente).
Il secondo maggiore produttore americano di auto dopo General Motors e prima di Fiat Chrysler Automobiles ha spiegato che sta “cooperando pienamente” con tutte le autorità competenti e che la vicenda non ha nulla a che fare con il “defeat device”, il software illegale usato dalla tedesca Volkswagen per abbassare le emissioni in fase di test in laboratorio e che fece esplodere il cosiddetto dieselgate nel settembre 2015.
La casa automobilistica ha specificato che tutto è partito da un’indagine interna dopo la segnalazione di alcuni dipendenti su possibili problemi con il sistema usato per il calcolo delle emissioni inquinanti e il consumo delle vetture. In seguito, l’azienda aveva affidato l’indagine a un ente esterno, segnalando poi il caso all’Epa.
Ford ieri a mercati Usa chiusi ha annunciato i conti del primo trimestre e ha spiegato di aspettarsi un 2019 migliore dell’anno precedente.