(Teleborsa) – Sono ben 1,159 miliardi di euro di fatturato, quelli con cui Ermenegildo Zegna chiude il bilancio del 2018, registrando con esso una crescita dello 0,4% a cambi costanti e un meno 2% a cambi correnti. Anche l’ebitda a 143 milioni, si mostra in leggero aumento con unb utile netto di 34 milioni di euro e un up del 4% rispetto a quello registrato nel precedente esercizio.
La posizione finanziaria netta continua ad attestarsi in territorio positivo anche dopo l’acquisizione dell’85% del marchio di abbigliamento di New York Thom Browne, interamente sostenuta con risorse proprie. Ad essere trainante nella performance annuale è sempre l’export, che si palesa come uno dei fattori principali dell’incremento grazie ad un incidenza di oltre il 90% sul totale delle vendite.
Dopo il primato acquisito dalla Greater China, che si mantiene come il mercato più importante, aumentano le vendite in Russia, Canada, Corea e Giappone. A fine 2018, si contavano 480 negozi monomarca con nuove aperture previste per il 2019 in luoghi strategici come New York, New Jersey ed Istanbul, oltre ai rinnovi a Palo Alto, San Paolo, Dubai e Pechino.
“Nel 2019, anche grazie al consolidamento dei risultati del brand newyorchese avremo risultati sicuramente migliori- ha commentato l’Amministratore Delegato del Gruppo, Gildo Zegna -Con il lancio della presenza su Farfetch, Wechat, Tmall, ovvero su importanti canali di vendita digitali prosegue, nel contempo, il rafforzamento dell’omnichannel, ovvero dell’integrazione tra canali fisici e virtuali, che ci consente di offrire servizi sempre più personalizzati e tempestivi nei negozi e di ottimizzare le attività dei nostri poli produttivi specializzati”.