Per il riscatto della laurea è ora disponibile il simulatore del calcolo esteso alla gestione pubblica previsto dall’Inps. L’Istituto comunica che la funzionalità per la simulazione del calcolo dell’onere di riscatto dei periodi di corsi di studio universitario è stata implementata. Lo strumento di simulazione, già previsto per gli iscritti alla gestione privata, è stato infatti esteso agli iscritti alle casse della gestione pubblica.
Per gli iscritti al Fondo pensioni lavoratori dipendenti e alle gestioni speciali di artigiani, commercianti, coltivatori diretti e coloni mezzadri, la funzionalità è stata estesa ai periodi collocati nei sistemi retributivo e misto. Nel messaggio vengono fornite le indicazioni operative per la simulazione e vengono spiegati i dati necessari per il calcolo dell’onere di riscatto.
Lo strumento consente, quindi, di effettuare il calcolo dell’onere di riscatto sulla base dei dati immessi e con riferimento all’anno corrente. L’importo ottenuto ha mera valenza orientativa e potrebbe discostarsi da quello effettivo che sarà comunicato con apposito provvedimento, a seguito della presentazione della domanda di riscatto. Si rammenta che l’onere in parola è determinato in base alle norme che disciplinano la liquidazione della pensione con il sistema retributivo o con quello contributivo, tenuto conto della collocazione temporale dei periodi oggetto di riscatto.
L’Inps ricorda che rientrano nel sistema di calcolo retributivo i periodi: precedenti al 1° gennaio 1996 fino al 31 dicembre 2011, se il richiedente abbia maturato 18 anni di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995. Rientrano, invece, nel sistema di calcolo contributivo i periodi successivi al 31 dicembre 1995, se a tale data il richiedente non abbia maturato 18 anni di contribuzione, successivi al 31 dicembre 2011, nei casi in cui il richiedente abbia maturato 18 anni di contribuzione al 31 dicembre 1995.
Una volta effettuata la scelta della gestione previdenziale nella quale si intende simulare il calcolo, scelta obbligatoria e propedeutica al perfezionamento dello stesso, l’utente dovrà inserire nel simulatore l’anno di iscrizione all’università, il numero di rate in cui frazionare il pagamento e il periodo o periodi da riscattare ‘dal…al’ afferenti lo stesso anno solare. Questo affinché la simulazione vada a buon fine.
In riferimento alle gestioni previdenziali, oltre a questi dati, la procedura richiede all’utente di inserire la retribuzione degli ultimi 12 mesi.
Se l’interessato seleziona un fondo per il quale a oggi è possibile eseguire una simulazione solo nel sistema contributivo, come fondi speciali, gestione pubblica, e indica uno o più periodi collocati nel sistema retributivo, la simulazione non viene eseguita. In tal caso, appare un messaggio di ‘alert’ con l’indicazione di rivolgersi alla struttura Inps territorialmente competente per ottenere la simulazione richiesta.
Lo stesso messaggio di ‘alert’ compare ogni qualvolta la simulazione non può andare a buon fine poiché si sono verificati errori nell’elaborazione del conto, che necessitano dell’intervento dell’operatore Inps. Anche in tali casi si invita l’utente a rivolgersi alla struttura Inps territorialmente competente. Si ricorda, inoltre, che lo strumento di simulazione è stato realizzato tenendo conto del nuovo comma della legge n.26 del 28 marzo 2019, secondo cui, per le domande presentate a decorrere dal 29 gennaio 2019, è previsto un ulteriore sistema di calcolo dell’onere di riscatto del corso di studi nei casi in cui la domanda di riscatto riguardi periodi che si collochino esclusivamente nel sistema di calcolo contributivo.
E’ comunque a disposizione l’edizione aggiornata del manuale per gli utenti, che illustra anche la simulazione del calcolo dell’onere nei casi in cui si scelga il nuovo metodo di calcolo descritto dall’Inps.
In collaborazione con Adnkronos