(Teleborsa) – Mercoledì scorso 16 aprile 2019, Borsa Italiana ha dato il benvenuto sul Mercato Telematico Azionario (MTA) a , società fintech nel segmento ad alta crescita paytech. In particolare Nexi offre servizi e infrastrutture per il pagamento digitale per banche, aziende, istituzioni e pubblica amministrazione. La società guidata da Paolo Bertoluzzo gestisce, in diverse modalità, circa 41,3 milioni di carte di pagamento e 2,7 miliardi di transazioni ogni anno e conta su circa 890 mila punti vendita convenzionati, 1,4 milioni di terminali POS, 446 miliardi di euro transati (dato 2018), 13,5 mila ATM su tutto il territorio nazionale e 420 mila imprese che utilizzano i servizi Corporate Banking Interbancario.
La quotazione di Nexi rappresenta uno dei più importanti collocamenti internazionali del 2019. A seguito dell’integrale esercizio dell’opzione greenshoe, Nexi rappresenta la prima IPO al mondo per ammontare raccolto. Con una capitalizzazione iniziale di 5,7 miliardi di Euro e un controvalore complessivo dell’offerta pubblica iniziale di oltre 2 miliardi di Euro, Nexi ha concluso la più grande operazione in Europa, Africa, Asia, Australia e Sud America.
Per quanto riguarda il listino italiano, Nexi rappresenta la più importante operazione per capitalizzazione e ammontare raccolto in IPO negli ultimi due anni e la più grande IPO di sempre di una società fintech.
In occasione dell’avvio delle negoziazioni Raffaele Jerusalmi, Amministratore Delegato di Borsa Italiana, ha dichiarato: “La quotazione di Nexi potrebbe essere la più grande quotazione in Europa e forse del mondo nel 2019. Il successo di Nexi è un segnale molto positivo per l’intero Paese, e conferma la fiducia da parte degli investitori internazionali oltre che domestici nelle prospettive di crescita della società e del mercato in cui essa opera. Quello del fintech è un settore in forte sviluppo a livello globale e siamo orgogliosi che anche una società italiana come Nexi si sia affermata tra i competitori di successo”.
Secondo Alessandro Loizzo, Director Capital Markets & Accounting Advisory di PwC lo sbarco di Nexi sull’MTA è “un’operazione che ha provocato una particolare euforia tra gli addetti ai lavori, anche a livello internazionale, e si ritiene possa funzionare da volano per altre operazioni in cantiere”.
Dall’altra parte dell’oceano, si guarda invece alla maxi IPO di Uber, che starebbe preparando la quotazione a Wall Street. Secondo alcune indiscrezioni stampa, l’azienda statunitense che fornisce un servizio di trasporto automobilistico privato attraverso un’applicazione mobile che mette in collegamento diretto passeggeri e autisti, avrebbe presentato domanda di quotazione in Borsa alla SEC – Securities and Exchange Commission, la Consob americana.
Si tratterebbe della più grande offerta pubblica di acquisto dai tempi di , con un obiettivo di raccolta di 10 miliardi di dollari. La società punterebbe a raggiungere una valutazione di 100 miliardi di dollari.
Lo sbarco al Nyse potrebbe avvenire a maggio.
Ha debuttato con successo, invece, , mettendo a segno solo il primo giorno di quotazione un aumento del 28,58%. Giovedì 18 aprile 2019 il social network che cataloga e condivide le foto ha debuttato sul Nyse a un prezzo di 19 dollari ad azione, concludendo la seduta a 24,43 dollari dopo aver toccato un massimo intraday a 25,18 dollari. In sede di IPO la società ha raccolto 1,43 miliardi di dollari: la sua valutazione, al termine dell’offerta pubblica, è stata di 10 miliardi di dollari.
Fondata a San Francisco nel 2010 la startup non ha ancora fatto utili ma ha attratto gli investitori per i suoi tassi di crescita che, nel 2018, hanno visto i ricavi pubblicitari aumentare del 60% a 750 milioni di dollari e la perdita netta dimezzarsi, passando da 130 milioni a 63 milioni di dollari.