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Biometano e decarbonizzazione: accordo fra filiera agricola e industriale

(Teleborsa) – Una sinergia fra Istituzioni, filiera industriale e filiera produttiva per lo sviluppo del biometano, grazie agli incentivi stanziati dal Governo con il decreto del 2 marzo 2018 ed un memorandum of understanding siglato da imprese e associazioni di categoria.

E’ stato siglato ieri, 18 aprile 2019, presso la sede di Confragricoltura a Roma, l’Accordo di cooperazione per lo sviluppo del biometano nel settore dei trasporti in Italia, fra Confagricoltura, Consorzio Italiano Biogas (CIB), ENI, Snam e tre società del Gruppo CNH Industrial più attive su questa tematica: la FPT Industrial specializzata in motori, New Holland Agriculture per le macchine agricole ed IVECO per la parte dei veicoli commerciali.

Presenti alla firma Luciano Nieto, Capo Segreteria Tecnica del Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo, Davide Crippa, Sottosegretario Ministero dello Sviluppo Economico, e Vannia Gava, Sottosegretario Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, e altri rappresentanti delle istituzioni.

Il memorandum, che ha una durata triennale, prevede una collaborazione nell’ambito della mobilità sostenibile a biometano, attraverso progetti, partnership ed iniziative volte ad incentivare l’utilizzo di questo carburante green derivante dalle bio-masse e dagli scarti agricoli, oltre che dai rifiuti urbani. Una collaborazione che, passando per una collaborazione sinergica di tutti gli attori e dall’identificazione di un piano comune d’azione e campagne di sensibilizzazione, aspira ad un modello di economia circolare dove il biometano verrà impiegato per generare calore ed energia elettrica e come carburante per alimentare le macchine agricole e i veicoli commerciali. In più, il prodotto di scarto (il cosiddetto digestato) potrà essere utilizzato come fertilizzante.

“E’ una grande opportunità per il nostro Paese per produrre gas rinnovabile da utilizzare nei trasporti – ha affermato Massimiliano Giansanti, Presidente di Confagricoltura – ma anche un’importante occasione per l’agricoltura per proseguire il percorso iniziato da alcuni anni di efficientamento dei processi produttivi e di sviluppo della bioeconomia circolare, al fine di rendere l’attività sempre più multifunzionale e sostenibile dal punto di vista ambientale”.

“Il settore dei trasporti industriali sta vivendo un cambiamento epocale e le trazioni alternative stanno acquisendo un’importanza sempre crescente nel guidare questo cambiamento”, ha dichiarato Annalista Stupenengo, Amministratore Delegato di FPT Industrial, che può contare su oltre vent’anni d’esperienza nello sviluppo e nell’utilizzo di questa tecnologia motoristica e su 45 mila motori a gas naturale già prodotti.

“L’accordo sottoscritto oggi ha per noi un significato speciale, in quanto darà modo di realizzare su scala nazionale quanto avevamo già immaginato e messo in pratica, a partire dal 2006, con il progetto Energy Independent Farm”, ha commentato Carlo Lambro, Brand President di New Holland Agriculture.

Michele Ziosi
, Direttore Relazioni Istituzionali CNH Industrial, che ha firmato l’accordo per IVECO, ha ricordato che la società specializzata in veicoli commerciali “da oltre vent’anni investe per offrire al mercato una gamma completa di modelli in grado di utilizzare il biometano, sia in forma compressa che liquefatta”. IVECO ha oggi una leadership indiscussa, con quasi 30 mila mezzi a metano circolanti in Europa, di cui circa 10 mila in Italia.

“E’ un momento fondamentale che vede una profonda convergenza d’intenti tra imprese, Istituzioni e associazioni di settore a favore dello sviluppo della mobilità sostenibile in Italia”, ha fatto eco Piero Gattoni, Presidente di CIB.

“Questo accordo è un nuovo e importante passo per il consolidamento della filiera italiana del biometano”, ha sottolineato Marco Alverà, Amministratore Delegato di Snam, aggiungendo che la società “è fortemente impegnata con un programma di investimenti di almeno 200 milioni di euro al 2022 tra infrastrutture per il biometano e per la mobilità sostenibile”.

“Grazie a questo accordo ed a quelli già sottoscritti, inizieremo a studiare una serie di business cases con gli imprenditori agricoli con l’obiettivo di trasformarli presto in realtà produttive di biometano”, ha dichiarato Giacomo Rispoli, Executive Vice President di ENI.

Il Decreto su biometano e biocarburanti

Una collaborazione che trova il sostegno nel Decreto del 2 marzo 2018 sugli incentivi al biometano, che prevede una dotazione di 4,7 miliardi di euro per il periodo 2018-2022. Un sistema articolato che prevede incentivi economici per i produttori e distributori di biometano, che sarà gestito dal Gestore Servizi Energetici mediante e lo strumento dei CIC (Certificati Immissione al Consumo).

Il decreto si inserisce non solo nel raggiungimento del target sulle energie rinnovabili nei trasporti al 2020, ma si proietta già al 2030 nel percorso di decarbonizzazione previsto dalla strategia Clima Energia che prevede di raggiungere una quota rinnovabile del 21,6% al 2030.

In tale contesto il biometano, con una produzione oggi stimabile al 2030 di 8 miliardi di metri cubi, riveste un ruolo fondamentale per raggiungere il previsto obiettivo dell’8% per i biocarburanti avanzati, sostenendo anche il sistema gas, che giocherà un ruolo indispensabile nella transizione del sistema energetico nazionale.

La Energy Independent Farm

Carlo Lambro, Brand President New Holland Agricolture, ha parlato del progetto Energy Independent Farm, un progetto molto interessante di economia circolare dove le aziende agricole possono produrre internamente tutta l’energia di cui hanno bisogno per svolgere la loro attività, utilizzando gli scarti e i reflui agricoli per produrre biometano.

“Un obiettivo – ha detto – che potrà essere raggiunto in tempi decisamente più brevi se l’indispensabile digitalizzazione dell’agricoltura italiana, con tutti i benefici produttivi e ambientali connessi a pratiche come il Precision Farming, sarà promossa e supportata da tutti i firmatari di questo memorandum, dall’intera filiera agricola e soprattutto dalle istituzioni”.

La New Holland ha iniziato a sperimentare il trattore a metano nel 2013. Visto il grande successo riscosso da questo primo prototipo la società ha continuato a perfezionare questo progetto con la collaborazione di FPT Industrial, società del Gruppo CNH Industrial specializzata in motori all’avanguardia, fino ad arrivare al concept di trattore a metano presentato proprio di recente, che permette una riduzione complessiva delle emissioni dell’80% rispetto al suo omologo a gasolio.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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