(Teleborsa) – Cresce il valore dei premi di risultato e di produttività erogati ai lavoratori nel 2017. A dirlo è uno studio realizzato dall’osservatorio Ocsel della Cisl secondo il quale i premi detassati hanno raggiunto il valore di 1.270 euro. Una cifra in netto aumento rispetto al 2016.
“L’analisi – sottolinea il segretario generale aggiunto della Cisl Luigi Sbarra – sulla effettiva erogazione dei premi di risultato e di produttività, erogati ai lavoratori nel 2017, evidenzia una crescita in quell’anno sia della platea di lavoratori interessati (oltre due milioni di dipendenti) sia del valore del premio mediamente erogato e tassato solo al 10%: 1.270 euro, contro i 1.040 euro del 2016″. Dati che, per Sbarra, “testimoniano come in questi anni sia in crescita il valore della contrattazione aziendale finalizzata ad alzare i salari in rapporto alla produttività e ci spronano a sviluppare e a irrobustire questa strategia contrattuale”.
“Questa è la vera tassa piatta che ci piace, quella che aumenta i salari reali e il welfare percepito dai lavoratori a fronte degli oltre 40mila accordi aziendali che il sindacato è riuscito a negoziare in questi anni” ha affermato il Segretario della Cisl. Rinnovando la richiesta al Governo di “aprire un confronto con tutte le parti sociali per riflettere su come stimolare ulteriormente lo sviluppo della contrattazione decentrata”, Sbarra ha evidenziato come in numerose aree produttive e del paese (in particolare Pmi, microaziende e Sud) siano ancora “troppo pochi i lavoratori raggiunti da questi benefici fiscali”.
L’obiettivo per la Cisl è, dunque, quello di “definire accordi innovativi che possano, tramite soprattutto la contrattazione territoriale, moltiplicare il numero di imprese e di lavoratori coinvolti già dal 2019″. Da parte sua – ha concluso Sbarra – “il Governo deve
portare a tasse zero i premi salariali contrattati che incrementano la produttività”. Questa la ricetta del sindacato “per curare le croniche malattie dell’economia e del lavoro italiano”.