(Teleborsa) – La vita media delle imprese italiane è di 12 anni e a garantire la fetta più importante dell’occupazione sono quelle meno giovani. A dirlo è il Rapporto elaborato da Unioncamere sulla base dei dati del Registro delle imprese, presentato questa mattina nel corso dell’Assemblea dei Presidenti delle Camere di commercio italiane presso l’Hotel Parco dei Principi di Roma alla presenza del presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli, e del ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro, Luigi Di Maio.
Per quanto riguarda i settori produttivi le più longeve sono le aziende agricole con una durata media delle imprese che operano in questo comparto pari a 16 anni. Segue l’industria in senso stretto (15,7 anni) mentre risulta più breve l’aspettativa di vita delle aziende di costruzioni (12,5 anni) e di quelle del settore dei servizi (11,8), dato sul quale influisce la minor durata media delle attività turistiche (9,2 anni).
Dalla fotografia scattata a fine 2018 risulta che 6 imprese su 10 sono state costituite prima del 2009. E dai dati emerge una stretta correlazione tra longevità e occupazione con il 70,2% degli addetti del settore privato concentrati nelle aziende più durature.
Sono, invece, poco più del 18% le imprese oggi esistenti nate tra il 2009 e il 2013 e, per queste aziende, la percentuale di addetti si ferma al 14,3% degli occupati. Circa un’impresa su 4, infine, è stata costituita negli ultimi 5 anni e ha una quota di addetti pari al 15,4%.
A livello regionale la vita delle imprese è mediamente più lunga nel Nord Est (13,3 anni). A seguire, il Nord Ovest (12,4 anni), il Centro (12,1 anni) e il Mezzogiorno (11,7 anni). Ma i dati di Unioncamere rivelano che, in quanto a resilienza, a primeggiare sono le aziende marchigiane (15 anni), seguite da quelle del Trentino Alto Adige (14,6 anni) e del Friuli Venezia Giulia (13,9 anni). Nel Lazio e in Campania la vita media è, invece, di 11,1 anni, in Calabria di 11,4.
Considerando le forme giuridiche, l’analisi mostra che l’impresa individuale ha una vita media più bassa delle altre (11,4 anni). Valori nella media per le società di capitali (12,4%), mentre cresce la durata per le altre forme (13,9 anni) e soprattutto per le società di persone (17,0 anni).
“Il lavoro lo crea l’impresa, per questo va supportata” ha sottolineato nel suo intervento Sangalli. Il Presidente di Unioncamere ha posto l’accento sul “sostegno agli investimenti” e sulla “rimozione dei tanti ostacoli che frenano lo sviluppo e a volte impediscono persino la sopravvivenza di una impresa”. Tra questi Sangalli ha citato “l’eccesso di burocrazia, un sistema di regole spesso inadeguato, la farraginosità del mercato del lavoro e la carenza di infrastrutture, materiali e immateriali”.