(Teleborsa) – A causa dei problemi relativi al progetto WesterLink, per cui è stato deciso di effettuare un accantonamento di 70 milioni, e alla luce di alcune richieste di risarcimento danni in materia Antitrust, per cui sono stati accantonati 25 milioni, il Consiglio di Amministrazione di si è visto costretto a riesaminare il bilancio 2018 e rivederne i dati all’interno. I ricavi del gruppo hanno subito una riduzione di 53 milioni tutti ascrivibili al segmento operativo Projects, per effetto degli accantonamenti sulla commessa WesternLink.
La crescita organica si attesta così di conseguenza al 2,8%, modificando il precedente valore del 3,3%, a 11,524 miliardi. Anche l’ebitda è stato ridimensionato per 95 milioni e l’utile netto ridotto per 72 milioni, attestandosi a 58 milioni.
Rimane invece inalterata rispetto a quanto già comunicato la proposta dividendo di 0,43 euro per azione, così come l’indebitamento finanziario netto e il free cash flow. Confermata anche la guidance per l’esercizio 2019, con l’ebitda rettificato combined previsto in aumento tra 950-1.020 milioni.
Grazie a queste certezze in Borsa il titolo vede buoni risultati e vede accelerarne le contrattazioni in merito su Piazza Affari. Le azioni, poco mosse nella prima parte della seduta, segnano un rialzo ad un’ora dalla chiusura di Palazzo Mezzanotte del 3,89% a 16,01 euro.