(Teleborsa) – Calo dell’export a febbraio 2019 con una flessione congiunturale dell’1,1%. Come emerge dal rapporto Istat, la diminuzione congiunturale dell’export è particolarmente marcata verso i mercati extra UE dove si regista un -2,3%, mentre quella verso l’area UE è solo lievemente negativa (-0,2%); stazionarie le importazioni.
Nel dettaglio, nel trimestre dicembre 2018-febbraio 2019, rispetto al precedente, si è registrata una riduzione di entrambi i flussi, sia per le importazioni (-1,7%) che per le esportazioni (-0,2%).
A febbraio 2019 – fa notare l’Istat- la flessione congiunturale dell’export è diffusa a tutti i principali settori, a eccezione dei beni strumentali dove si registra la vendita di prodotti della cantieristica navale.
Su base annua, a febbraio 2019 si è registrato l’aumento dell’export pari a +3,4% sia per area extra UE (+6,0%) sia, in misura più contenuta, i paesi Ue (+1,6%); dato simile per anche l’import (+3,3%), determinato prevalentemente dall’incremento degli acquisti dai paesi extra UE (+5,6%).
Tra i settori che contribuiscono in misura più rilevante alla crescita tendenziale dell’export nel mese di febbraio, si segnalano mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+20,1%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+9,7%), articoli in pelle, escluso abbigliamento, e simili (+12,2%) e articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+8,9%). In diminuzione, su base annua, le esportazioni di prodotti petroliferi raffinati (-27,9%) e di autoveicoli (-5,4%).
La stima per il surplus commerciale vede un aumento di 169 milioni di euro (da +3.098 milioni a febbraio 2018 a +3.268 milioni a febbraio 2019), mentre nei primi due mesi dell’anno l’avanzo commerciale raggiunge +3.593 milioni (+10.420 milioni al netto dei prodotti energetici).