Non fossero bastate le frecciate sul rimborso ai truffati dalle banche e le tensioni emerse nel vertice con Giuseppe Conte, il ministro dell’Economia Giovanni Tria si è attirato ulteriori antipatie all’interno dell’esecutivo in seguito all’allarme lanciato dall’Ocse sui danni che – secondo il report dell’organizzazione – Quota 100 e Reddito di cittadinanza rischiano di fare all’economia italiana.
All’Ocse, che ha dipinto un quadro a tinte fosche per l’economia italiana invitando a smontare punto per punto Quota 100 e Reddito di cittadinanza, Salvini ha replicato duro: “Tornare indietro sulle pensioni? Non hanno capito nulla”. Non meno drastico Luigi Di Maio: “Qualcuno seduto su una scrivania lontano migliaia di chilometri crede che l’Italia per ripartire debba attuare politiche di austerity? Bene, le facessero a casa loro”. Tria, al contrario, è apparso piuttosto accondiscendente: “È più facile fare le forme quando l’economia va bene. Nel rapporto Ocse non ho visto un disaccordo di fondo sulle linee proposte, ma vengono suggerite riforme che noi vogliamo portare avanti tenendo conto che siamo in una fase dove alcune riforme da un lato diventano più urgenti, ma anche più difficili da fare”.
Ma la dichiarazione forte è sulla riforma delle pensioni e Quota 100: “Non è solo una misura temporanea, è temporanea e sperimentale perché serve ad affrontare un problema di transizione. È ovvio – ha aggiunto il ministro – che il risultato andrà monitorato”. È opportuno, secondo Tria, “vedere come va questa misura che ha un costo per il bilancio dello Stato”. Le riforme del sistema pensionistico del passato, ha spiegato il ministro, “hanno creato problemi di transizione e hanno determinato nel breve periodo un’interruzione del turn-over. In Italia la pubblica amministrazione ha i dipendenti più anziani in media rispetto a tutti gli altri paesi avanzati”.
Frasi che avranno quanto meno fatto fischiare le orecchie a Salvini, e infatti è ripartito il pressing sul ministro. “Il ministro dell’Economia – dice il vicepremier, Matteo Salvini – deve dare una risposta veloce ai truffati dalle banche e mi sembra che sia passato il tempo sufficiente”. Dal M5s fioccano attacchi espliciti al ministro in merito agli intrecci svelati dal quotidiano La Verità, un familiare assunto nell’azienda del marito della consigliera dello stesso ministro, Claudia Bugno. “Aspettiamo chiarimenti”, affonda il sottosegretario alle Autonomie regionali, Stefano Buffagni , “sulla consigliera del ministro dell’Economia, Claudia Bugno, perché il quadro non è coerente con il governo del cambiamento”.
Anche nella Lega si sta facendo strada la convinzione che il ministro dell’Economia non sia da considerare un intoccabile. Del resto, Tria si trova al governo per una congiuntura astrale favorevole, ossia il no del Quirinale al nome di Paolo Savona.