(Teleborsa) – , piattaforma online per l’acquisto, la vendita e il trasferimento di criptovalute, ha reso noto che lo staff della Securities and Exchange Commission (SEC) ha accettato in linea di principio di archiviare il caso contro la società (ciò è soggetto all’approvazione del Commissioner), correggendo quello che Coinbase chiama “un grave torto”.
“Abbiamo sempre sostenuto di avere ragione sui fatti e sulla legge e l’annuncio di oggi conferma che questo caso non avrebbe mai dovuto essere iniziato“, si legge in una nota.
Coinbase si è quotata in Borsa nell’aprile 2021. Come parte di quel processo, la SEC ha esaminato il modello aziendale e le informative S1 e ha permesso alla società di quotarsi. Due anni dopo, le ha però fatto causa. “Ciò che è cambiato in quei due anni è stata la leadership politica della SEC – afferma Coinbase – Nella sua guerra contro le criptovalute, ha agito come se fosse al di sopra della legge, usurpando il potere del Congresso come stabilito dalla Costituzione. E dopo milioni di spese legali e parcelle, innumerevoli ore di lavoro dei dipendenti e anni di contenzioso prolungato, abbiamo protetto con successo i diritti dei nostri clienti e ritenuto la SEC responsabile”.
La società parla di “una vittoria per l’intero settore e per i 52 milioni di americani che hanno posseduto un asset digitale” e sottolinea la necessità di approvare una legislazione che fornisca la certezza a lungo termine necessaria agli Stati Uniti per essere leader in questo settore.
L’approccio alle criptovalute è cambiato con la nuova amministrazione repubblicana di Donald Trump, con la SEC che ha rapidamente rivisto le sue posizioni e contenziosi sul settore.