in

Sparkle ancora una volta in prima linea per l’adozione del cloud nella comunità scientifica europea

(Teleborsa) – Sparkle, primo operatore di servizi internazionali in Italia e fra i primi nel mondo, è stato selezionato come OCRE 2024 Framework provider da GÉANT, la rete paneuropea di servizi per la ricerca e l’istruzione per offrire soluzionicloud e servizi professionali alla comunità scientifica nei 39 paesi aderenti al programma.

OCRE (Open Clouds for Research and Education) 2024 è la terza edizione degli accordi quadro di GÉANT che dal 2016 supportano e facilitano l’adozione del cloud nella comunità scientifica europea. Grazie ad accordi di servizio pronti all’uso con fornitori di soluzioni cloud, il framework – valido da febbraio 2025 fino al 2030 e rivolto agli enti del settore pubblico oltre che alle istituzioni di ricerca e istruzione – offre un modello contrattuale standard che semplifica l’acquisto di queste soluzioni per oltre 25.000 organizzazioni.

Già fornitore di riferimento sin dal primo Cloud Framework di GÉANT, nell’ambito del programma OCRE 2024 Sparkle si è qualificata con il punteggio più alto come integratore di Amazon Web Services (AWS) in tutti i 39 Paesi e di Google Cloud in 19 Paesi. Sparkle continuerà dunque a supportare le istituzioni nel loro percorso verso il cloud offrendo soluzioni integrate con servizi professionali e riducendo i costi e la complessità della transizione.

“Siamo molto orgogliosi di essere tra i fornitori di servizi OCRE 2024 con il punteggio più alto – ha affermato Annalisa Bonatti, Vice President Enterprise di Sparkle –. Questo nuovo riconoscimento testimonia l’impegno e il successo di Sparkle nell’offrire le migliori soluzioni cloud alla comunità scientifica, ed è anche un incoraggiamento a continuare su questa strada e a sostenere l’adozione di nuovi servizi digitali”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

Banca Sistema, utile 2024 sale a 25,2 milioni di euro. Prepara controdeduzioni per Bankitalia

Anima, raccolta risparmio gestito (ex ramo I) di 378 milioni a gennaio