(Teleborsa) – Le difficoltà politiche della Francia di creare un governo stabile dopo i risultati delle elezioni di settembre non hanno fatto altro che fare emergere un quadro di finanza pubblica già da lungo tempo in deterioramento, e ora la sfida che il futuro governo dovrà affrontare per ricondurre su un sentiero più virtuoso il quadro di finanza pubblica è molto impegnativa e “i rischi sull’orizzonte del prossimo anno sono al rialzo“. Lo scrivono gli analisti di .
Viene evidenziato che la Francia ha perso la tripla A da parte di tutte le agenzie negli anni della crisi dei periferici e oggi ha un rating pari a AA- per le tre principali agenzie.
La relazione tra rating medio (e outlook) e spread vs Bund sulla scadenza 10 anni indica attualmente una sottovalutazione dell’OAT (spot 80bp) di 35pb rispetto al rating corrente o alternativamente sconta già un peggioramento del rating della Francia di oltre tre notch a AA-/BBB+, con una differenza rispetto al rating dell’Italia di un solo notch circa. L’Italia sulla linea del rating (esponenziale) risulta sottovalutata di 30pb allo spread corrente di 114pb, ovvero il mercato prezza un rating sulla soglia di sub investment.
“Il pricing corrente del mercato già ampiamente negativo rispetto al rating corrente è un fattore che riduce l’effetto di potenziai ulteriori downgrade del paese”, scrive Chiara Manenti, Fixed Income Strategist di Intesa Sanpaolo.
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