(Teleborsa) – In Italia “si fa ideologia su tutto, siamo uno dei pochi Paesi che riesce a farla anche sulle opere pubbliche”. Così il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, concludendo un convegno sul Ponte sullo Stretto. Salvini è convinto che “a cantieri aperti anche i siciliani, che sono scettici, si convinceranno. Quando le ruspe inizieranno a scavare e quando il ponte verrà inaugurato nel 2032 o nel 2033 non ci sarà più nessun contrario. In Italia il dibattito è surreale. il ponte sarà un moltiplicatore di sviluppo”.
Il Ponte sullo Stretto “serve, stiamo navigando nella giusta direzione anche se qualcuno vorrebbe che la barca affondasse. C’è gente che vuole il male dell’Italia”, ha detto il Ministro nel ribadire che “Il Ponte serve, come servono le altre opere – non vedo motivi per cui dovremmo fermarci. Faremo sia il Ponte che il resto”.
Salvini incontrerà questo pomeriggio nella sede del dicastero i rappresentanti delle sigle sindacali che hanno proclamato lo sciopero generale per venerdì 29 novembre e a chi gli chiedeva se, dopo l’intervento della commissione di garanzia sugli scioperi e la conferma di Cgil e Uil di non limitare a quattro ore la protesta nel trasporto pubblico locale, risponderà con la precettazione, si è limitato a dire: “Oggi c’è un incontro. Vedremo”.