(Teleborsa) – “L’offerta pubblica di scambio volontaria lanciata da su non prevede un premio sostanzioso sul prezzo di chiusura di venerdì dell’azione di Banco BPM e sarà eventualmente sostenuta da un aumento di capitale ingente di UniCredit. Al di là della reazione a caldo, si tratta ora di vedere quale sarà la risposta del mercato nelle prossime settimane e quali saranno le reazioni dei principali attori coinvolti, a cominciare da Banco BPM, il cui CdA ha in agenda una riunione per domani, senza dimenticare che il suo principale azionista, Italia, ha oltre il 9% del capitale di Piazza Meda”. Lo afferma il Segretario generale di First Cisl, Riccardo Colombani.
“Inoltre, nonostante le rassicuranti dichiarazioni di Orcel, saranno valutati anche i futuribili riflessi su – aggiunge – Insomma, un’operazione straordinaria che presenta elementi di incertezza, senza escludere variazioni delle condizioni di offerta”.
“Di certo un’eventuale fusione tra UniCredit e Banco BPM rappresenterà un test rilevante per gli assetti del settore – dice Colombani – La nostra attenzione e applicazione sarà massima. Al primo posto, ovviamente c’è e ci sarà la tutela del lavoro. Intanto, non si vedono ragioni, anche in forza dei livelli di efficienza raggiunti, per ridurre il numero delle persone complessivamente occupate nei due gruppi bancari, che erano oltre 52mila in Italia alla fine dello scorso anno. Infatti, una banca che vuol fornire un contributo per le trasformazioni epocali in atto nell’economia e nella società non ha bisogno di ridurre il numero di persone occupate, che dovranno essere continuamente aggiornate e formate”.
“Inoltre, è importante la salvaguardia delle reti di filiali dei due gruppi, che peraltro sono già state molto ridotte negli ultimi anni – aggiunge – Dalle dichiarazioni sembra esserci l’intenzione di non procedere a chiusure significative. D’altra parte sarebbe un controsenso, visto che Banco BPM ha in Lombardia oltre 500 sportelli e proprio questa caratteristica è uno dei principali fattori apprezzati da Piazza Gae Aulenti”.