(Teleborsa) – L’OPA su Anima da parte di Banco BPM “può essere considerata amichevole” e la banca ha “buoni rapporti con gli altri azionisti” del gestore patrimoniale, ma non ha parlato con nessuno prima dell’annuncio al mercato. “Saremo in contatto con loro, vogliamo consolidare il mercato per avere una proposta industriale unica, e saremo felice se gli attuali azionisti rimarranno, ma l’offerta è per tutti”. Lo ha affermato il CEO di , Giuseppe Castagna, nella call con la comunità finanziaria che ha seguito la pubblicazione dei risultati dei 9 mesi e l’annuncio dell’offerta per finalizzata al delisting.
Banco BPM ha il 22,38% di Anima. Gli altri azionisti rilevanti sono con il 11,95%, FSI SGR con il 9,77% e Caltagirone con il 3,46%. Anima detiene 9.441.730 azioni proprie, rappresentative del 2,96% del capitale.
A chi gli ha chiesto se questa operazione ha implicazioni sul consolidamento del mercato bancario italiano o potrebbe prevenire Banco BPM da fare altre mosse, Castagna ha detto: “Questa transazione è parte del consolidamento. La banca vuole continuare su un percorso standalone con un maggiore commitment per accrescere le product factory, e questo è un primo step molto importante. Guarderemo a opportunità nell’asset management e nella bancassurance, come abbiamo già detto. Quando saremo consolidati per quanto riguarda le product factory, in futuro potremmo guardare a portare maggiori capacità nella distribuzione”.
“Costruendo le product factory diventiamo un player più integrato e la distribuzione sarà un’area che guarderemo in futuro – ha aggiunto – Abbiamo già menzionato i consulenti finanziari o altre banche“.
Quando gli sono stati chiesti dettagli sui rapporti con i partner attuali di Anima, ha detto: “Non abbiamo avuto contratti con i maggiori distributori, che hanno comunque contratti lunghi. Pensiamo che abbiamo tutte le opportunità di migliorare i numeri e i volumi di questi distributori“.
“Non abbiamo detto che vogliamo essere il solo azionista di Anima”, ha detto il CEO, spiegando in un altro passaggio che “proviamo a ottenere il 100% di Anima, ma se un investitore istituzionale vuole restare azionista saremo felici di considerarlo”.
Per quanto riguarda il corrispettivo, “non pensiamo che il prezzo sia basso, anche perché il prezzo è salito con Anima che era considerato un target dopo la transazione di “; inoltre, “i volumi di Anima sono bassi, quindi chi vuole capitalizzare il suo investimento ha una buona opportunità con questa transazione”.