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FMI, disconnessione tra alta incertezza e bassa volatilità porta a bruschi repricing

(Teleborsa) – Negli ultimi sei mesi l’attività economica globale si è moderata e l’inflazione ha continuato a rallentare; con l’allentamento monetario in corso tra le principali banche centrali, le condizioni finanziarie sono rimaste accomodanti, i mercati emergenti sono rimasti resilienti e la volatilità dei prezzi degli asset è rimasta relativamente bassa, in termini netti. È quanto emerge nel Global Financial Stability Report del Fondo Monetario Internazionale (FMI).

I rischi per la stabilità finanziaria a breve termine, secondo la misura della crescita a rischio a un anno del FMI, rimangono contenuti intorno al 40° percentile storico. Tuttavia, “le condizioni finanziarie accomodanti che tengono a bada i rischi a breve termine facilitano anche l’accumulo di vulnerabilità, come elevate valutazioni degli asset, l’aumento globale del debito privato e pubblico e un maggiore utilizzo della leva finanziaria da parte di istituzioni finanziarie non bancarie, che aumentano i rischi per la stabilità finanziaria in futuro”, viene sottolineato.

Queste crescenti vulnerabilità potrebbero amplificare gli shock avversi, che sono diventati più probabili a causa dell’elevata incertezza economica e geopolitica tra i conflitti militari in corso e le incerte politiche future dei governi appena eletti. In particolare, “la crescente disconnessione tra l’elevata incertezza (economica e geopolitica) e la bassa volatilità del mercato aumenta la possibilità di improvvisi picchi di volatilità e bruschi repricing degli asset, che potrebbero essere amplificati dalle vulnerabilità”, si legge nel rapporto.

L’FMI cita la turbolenza del mercato all’inizio di agosto 2024, quando la volatilità del mercato azionario è aumentata sia in Giappone che negli Stati Uniti e i prezzi degli asset globali sono diminuiti in modo significativo. Questo evento ha fornito “uno scorcio delle violente reazioni che possono verificarsi quando i picchi di volatilità interagiscono con l’uso della leva finanziaria da parte delle istituzioni finanziarie per creare reazioni di mercato non lineari e accelerare le vendite”, viene evidenziato.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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