(Teleborsa) – In attesa delle misure in Legge di Bilancio il governo presenta il bonus Natale: un’indennità di 100 euro per il 2024 destinata ai lavoratori dipendenti con reddito complessivo non superiore a 28mila euro e con coniuge e almeno un figlio fiscalmente a carico. Il provvedimento è stato inserito con un emendamento del governo al decretoOmnibus all’esame delle commissioni Bilancio e Finanze del Senato. Secondo le intenzioni dell’esecutivo il bonus arriverà con la tredicesima ma non sarà automatico perché il lavoratore dovrà farne richiesta.
L’indennità – si legge nell’emendamento – “non concorre alla formazione del reddito complessivo del lavoratore”, quindi i 100 euro saranno netti. L’una tantum sarà riconosciuta su richiesta del lavoratore, “che attesta per iscritto di avervi diritto”. Secondo le prime stime la misura costerà alle casse dello Stato 100,3 milioni per il 2024.
Intanto c’è attesa per la revisione generale delle stime annuali dell’Istat che dovrebbero essere pubblicate oggi e che dovrebbe riservare qualche notizia positiva per il PIL. Un dato cruciale, che servirà a completare il Piano strutturale di Bilancio dopo la presentazione dello schema in Consiglio dei ministri la scorsa settimana. Una volta recepiti i nuovi dati, ci sarà un nuovo passaggio in Cdm prima dell’invio al Parlamento per l’esame.
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha già anticipato che dall’Istat arriverà una correzione “al rialzo”, seppur “modesta: rispetto agli obiettivi da presentare all’Ue. Qualcosa cambierà ma “non sarà la soluzione dei problemi” ha però sottolineato Giorgetti che ha ricordato che “tesoretti non ce ne sono”. Cautela che il ministro mostrerà anche mercoledì quando incontrerà le parti sociali sul Psb.
Al momento le certezze per la prossima legge di bilancio restano la conferma del taglio del cuneo e la nuova Irpef a tre aliquote. Nel piani del governo ci sono anche l’estensione del bonus mamme alle lavoratrici autonome e l’assegno unico, con qualche ritocco. Tutto il resto dipende dalle risorse.
Ancora aperta la partita sul concordato preventivo biennale per gli autonomi: da questa misura il governo conta di recuperare le risorse necessarie ad estendere la riduzione dell’Irpef anche ai ceti medi, fino a 50-60mila euro. Con l’obiettivo di sensibilizzare i contribuenti su vantaggi e rischi, forfetari e soggetti Isa (sottoposti agli indici sintetici di affidabilità) hanno a disposizione da ieri sui loro cassetti fiscali una nota sintetica dell’Agenzia delle Entrate in cui sono spiegati gli effetti dell’adesione. Si ricordano i benefici, come la possibilità di optare per un’imposta sostitutiva e le imposte congelate per due anni. Ma anche il rischio di incorrere nei controlli, per chi non aderisce.