(Teleborsa) – “L’effetto disastroso dei ritardati pagamenti della pubblica amministrazione alle imprese è un tema cruciale che occorre affrontare con urgenza in vista della prossima manovra finanziaria. I numerosi fallimenti delle aziende dovuti ai mancati pagamenti o agli elevati costi dei contenziosi con la p.a. richiedono interventi deflattivi per scongiurare un blocco tra la spesa pubblica e l’economia reale del Paese. In tale contesto, gli investimenti nella digitalizzazione e, dunque, nelle piattaforme innovative, rappresentano un primo passo fondamentale per favorire la velocizzazione e l’informatizzazione dei pagamenti. L’obiettivo è generare un ecosistema in cui aziende e pubbliche amministrazioni siano sempre più paritetiche attraverso strumenti come le camere di conciliazione su piattaforma e la stessa intelligenza artificiale nel campo delle verifiche pregiudiziali rispetto a eventuali contenziosi”. È quanto dichiara Antonio Borraccino, fondatore del Gruppo Collextion, leader nel mercato italiano dei crediti verso la PA, in merito alle misure prioritarie a tutela delle imprese, in vista della Manovra finanziaria.
“La prospettiva è quella di uscire dalla dinamica di contrasto fra le parti per favorire un contesto di reciproco vantaggio che possa portare auspicabilmente ad una transazione. In tal senso – rileva Borraccino – è essenziale perseguire un approccio sistemico, adottando un testo unico che disciplini la materia dei pagamenti a livello centrale e periferico e che vada a riordinare tutti gli aspetti, dai pagamenti ordinari alla cessione del credito. Soprattutto, è necessario rivedere il testo unico degli enti locali per tutelare i creditori durante le procedure di riequilibrio e di dissesto. Urge, pertanto, una riforma complessiva che disciplini i rapporti tra PA ed istituzioni finanziarie, ancora oggi retti da norme con oltre cento anni di anzianità che non tengono neppure conto della possibilità di fare bonifici per pagare i creditori. Una riforma in tal senso – prosegue Borraccino – potrebbe essere molto utile alle PA che vedrebbero i loro fornitori soddisfatti in via immediata avendo più tempo a disposizione per definire i processi di pagamento, a maggior ragione nella fase attuale in cui appare evidente il sovraccarico di lavoro legato alla gestione dei fondi del PNRR e dei relativi progetti. Una soluzione ottimale sarebbe quella di centralizzare i pagamenti attraverso strutture importanti già esistenti, con un unico vettore che garantisca trasparenza e controllo sulla cessione di crediti, evitando frammentazione, dispersione e possibilità di frode”.