(Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di Confidi Systema! ha approvato i dati della Semestrale di Bilancio 2024, che mostrano un andamento positivo e di consolidamento della crescita. “Il bilancio semestrale si chiude in equilibrio dal punto di vista economico, con un buon margine e un tasso di capitalizzazione che supera il 40%, in controtendenza rispetto allo scenario generale. Risultati che – commenta il presidente di Confidi Systema!, Davide Galli – consentono di dare un supporto forte e continuativo alle imprese, con ottimismo. Abbiamo registrato una ripresa dell’operatività sia sul piano dei servizi tradizionali, cioè dei finanziamenti garantiti con le banche o con nuovi player, che sul versante della nostra finanza diretta. Ma soprattutto cresciamo sul piano della consulenza erogata alle imprese, rappresentando per loro un importante interlocutore, una sorta di direttore finanziario in outsourcing”.
“La prima parte dell’esercizio 2024 – sottolinea Confidi Systema! in una nota – è stata caratterizzata da un quadro macroeconomico generale nel complesso positivo, nonostante permangano elementi di incertezza derivanti, in particolare, dalla situazione geopolitica estera e dalle conseguenti difficoltà sulle catene di fornitura globali. Guardando al sistema del credito in Italia, registriamo un trend in calo delle concessioni alle imprese, in particolare di piccola dimensione. In controtendenza, il credito accompagnato dalla garanzia dei confidi mostra segnali positivi. In tale contesto la situazione semestrale al 30 giugno 2024 di Confidi Systema! denota un consolidamento dei principali indicatori economici e patrimoniali rispetto al precedente esercizio, con un risultato provvisorio positivo che si attesta a 840 mila euro”.
Stabile il flusso delle erogazioni del primo semestre rispetto al periodo corrispondente dell’esercizio precedente. La riforma 2024 del Fondo di Garanzia, che coniuga la garanzia pubblica con quella privata, ha iniziato a produrre i propri effetti a partire dal secondo trimestre, come evidenzia già lo stock delle istruttorie in corso.
Significativo l’andamento delle operazioni cosiddette di importo ridotto ammesse al Fondo senza valutazione del merito di credito, se in presenza della garanzia di un confidi. L’aumento dell’ammontare ammissibile da 40mila euro a 80mila euro attraverso i confidi, introdotto in via transitorio con la riforma, ha più che raddoppiato a livello generale il numero delle operazioni, contribuendo a far aumentare dell’8,4% il totale dei finanziamenti controgarantiti, a fronte di un calo del 7,2% della garanzia diretta delle banche. “L’operatività di Confidi Systema! conferma l’andamento di questo canale registrando un totale di 510 operazioni erogate nel primo semestre 2024 contro le 56 del periodo corrispondente del 2023”.
In crescita il margine di intermediazione rispetto al primo semestre 2023, mentre si riducono le spese amministrative con conseguente miglioramento dell’indice cost income a dimostrazione di un “progressivo miglioramento complessivo dell’efficienza aziendale”.
Sul versante della qualità creditizia – prosegue la nota – si registra una “riduzione del tasso di decadimento rispetto alle previsioni di budget, a conferma del buon lavoro di analisi svolto e di una complessiva tenuta della nostra economia reale”.
Nel corso del semestre la Società ha proseguito nel processo di attuazione del Piano di Azione Green. In particolare – spiega la società – è stato messo a punto un nuovo servizio di consulenza per aiutare le imprese a determinare il proprio grado di impegno alla sostenibilità, individuare eventuali azioni di miglioramento e assisterle nei fabbisogni finanziari conseguenti; le informazioni ESG sono state raccolte all’interno dei modelli di rating gestionali utilizzati per la valutazione complessiva del merito creditizio dei clienti, così concorrendo a determinare le regole di concessione del credito; per una maggiore efficacia delle stesse, è in corso la formalizzazione con una normativa interna delle azioni orientate alla progressiva riduzione degli effetti negativi, anche in termini di emissioni, in linea con le iniziative condotte e volte alla riduzione dell’impatto ambientale e del consumo energetico derivante dallo svolgimento delle proprie attività di impresa, già mappate negli esercizi precedenti.