(Teleborsa) – La Bank of Japan non esclude altri rialzi dei tassi nei prossimi mesi, se l’inflazione dovesse confermarsi prossima al target del 2%. Lo ha confermato il governatore della banca centrale giapponese Kazuo Ueda, nel corso di un tesissimo intervento in Parlamento, per spiegare la ratio che ha guidato il rialzo dei tassi di luglio, che poi ha fatto crollare i mercati ai rimi di agosto a causa del rientro dei carry trade.
“Se saremo in grado di confermare, con crescente certezza, che l’economia e i prezzi si manterranno in linea con le previsioni, la nostra posizione non cambierà: continueremo ad adeguare il grado di allentamento“, ha detto Ueda rispondendo alle domande dei parlamentari e confermando una politica monetaria tendenzialmente restrittiva. Il governatore ha però precisato che non vuole accelerare la tempistica ed osservare invece i riflessi dell’instabilità dei mercati finanziari sulle previsioni d’inflazione.
A proposito delle ripercussioni della politica della BoJ sui mercati, scoppiate ad inizio agosto, il banchiere ha dato colpa alle “esagerate” preoccupazioni per l’economia statunitense, ricordando poi la successiva moderazione.
Dopo il suo intervento, lo yen si è apprezzato sui mercati valutari, attestandosi a a 145,75 USD (+0,38%), mentre il dollar index si porta a 101,38 (-0,13%) in attesa che Powell confermi un taglio dei tassi a settembre.