(Teleborsa) – “Una riapertura di un semestre di silenzio-assenso è una cosa che io sostengo e credo sia necessaria, perchè uno degli elementi che ha costituito una scarsa appetibilità della previdenza complementare, soprattutto nei confronti delle giovani generazioni, è il fatto che non è stata spiegata bene, non è ben compresa”. Lo ha detto il ministro del Lavoro, Marina Calderone, in una conferenza stampa al Meeting di Rimini.
Sulle pensioni è in corso un “confronto” tra il ministero del Lavoro e quello dell’Economia, ma “è normale che due ministeri, che hanno portafogli e responsabilità così importanti, si confrontino in vista delle valutazioni che porteranno alla redazione della legge di bilancio“. Per questo, ha ribadito Calderone, c’è un “dibattito aperto” perchè “da un lato c’è da mettere al sicuro la sostenibilità dei nostri conti e dei conti pensionistici” e “dall’altro dare le risposte soprattutto per le giovani generazioni”.
Sulla previdenza complementare, ha aggiunto Calderone “si stanno facendo delle riflessioni perchè il secondo pilastro pensionistico è sicuramente importante come supporto alla previdenza di primo livello“. E su questo c’è “bisogno di fare anche molta promozione” e di “condividere il percorso anche con le organizzazioni sindacali e datoriali”.
Poi c’è il tema della burocrazia, per capire “in che modo semplificare tutte le procedure, non solo quelle di adesione ma anche quelle di gestione dei fondi di previdenza complementare e, soprattutto, delle fattispecie di recupero e di riscatto parziale, totale o anticipato dei trasferimenti ai fondi”. Su questo tema – ha concluso il ministro – “confermo che c’è una nostra attività, una riflessione e stiamo lavorando”, nonostante “sia ancora presto per dire quale sarà l’assetto della manovra di bilancio sul tema specifico degli anticipi pensionistici e delle uscite”.