(Teleborsa) – Dalle nomina Ue al nodo delle nomine Rai ma anche il delicato dossier, già aperto in sede ministeriale, della manovra: la Premier Meloni incontra Matteo Salvini in masseria a Ceglie Messapica e poi chiama telefonicamente, insieme al leader della Lega, Antonio Tajani,in queste ore a Fiuggi per qualche ora di relax.
Colloqui “conviviali” li definisce parlando con l’Ansa, utili per fare un primo punto della situazione in vista della ripresa e per concordare il vertice a Roma per il il 30 agosto.
Sulle nomine Ue, l’Italia punta in alto con Fitto e con l’obiettivo di deleghe forti come quelle che coinvolgono la gestione del Pnrr o l’agricoltura. Sicuramente, obiettivi non semplici da raggiungere. Anche se, si ricorda ancora, il nostro commissario uscente, Paolo Gentiloni, lascerà il posto al nuovo rappresentante italiano dopo aver gestito le deleghe per gli affari economici e monetari. Deleghe di peso che non mettono sul piatto la possibilità di perdere peso specifico con la nuova amministrazione. In questa logica, da Roma ci si attende un segnale forte da Bruxelles.
Ago della bilancia, certamente, la capacità di mediazione della presidente della Commissione che potrebbe tra l’altro decidere di affidare all’Italia delle deleghe specifiche che riguardano le competenze della presidenza, si ragiona ancora nella maggioranza che non smette di ricordare quanto i rapporti personali tra Meloni e Von der Leyen siano decisamente migliori rispetto a come vengono dipinti dalla stampa.