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Balneari divisi sullo sciopero

(Teleborsa) – Non è giusto penalizzare migliaia di consumatori che hanno scelto gli stabilimenti balneari italiani per le loro vacanze, riconoscendone qualità e funzionalità. Per questo migliaia di aziende associate ad Assobalneari e La Base Balneare con Donnedamare, le organizzazioni maggiormente rappresentative degli operatori balneari italiani, si asterranno dallo sciopero convocato da alcune sigle sindacali per venerdì 9 agosto”. Lo annunciano Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari e Bettina Bolla, presidente di La Base Balneare con Donnedamare.

Lo sciopero è proclamato dai sindacati di categoria Sib Confcommercio e Fib Confesercenti con la chiusura simbolica degli ombrelloni per le prime due ore della mattina.

Secondo Licordari e Bolla, “la via maestra per individuare una soluzione in grado di mettere ordine nel settore resta quella di sostenere la validità della mappatura fatta dal governo italiano, difendendola da attacchi immotivati e ideologici”.

“Bene. Ottima notizia. Non possiamo che condividere la motivazione” lo afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. Lo afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando in una nota l’annuncio che Assobalneari si asterrà dallo sciopero degli ombrelloni di domani, ritenendo ingiusto penalizzare migliaia di consumatori. “Per essere più precisi, con lo sciopero i consumatori sarebbero danneggiati due volte. Una prima volta perché la mancanza di concorrenza e le concessioni bloccate hanno consentito, in questi anni, rincari ingiustificati rispetto alla qualità del servizio offerto, una seconda volta perché dopo il danno ora subirebbero pure la beffa di perdere pure due ore di spiaggia. Sembra poco, ma non lo è, considerato che le vacanze oggi non durano più come una volta l’intero mese di agosto, ma sono sempre più brevi, per far fronte al caro vita” prosegue Dona. “Secondo gli ultimi dati Istat, il 49,6% delle vacanze lunghe dura meno di una settimana. Insomma, due ore in meno, come dice giustamente Assobalneari, penalizzerebbe i consumatori, che, ribadiamo, dovranno comunque essere indennizzati per il disservizio causato dallo sciopero, con un giorno di spiaggia gratis” conclude Dona.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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