(Teleborsa) – “Abbiamo registrato risultati molto incoraggianti nel primo semestre, con ricavi resilienti in ogni divisione. La banca migliora le sue performance nonostante l’aumento del costo del funding”. Lo ha affermato Frederik Geertman, Amministratore Delegato di , nella call con la comunità finanziaria che ha seguito la pubblicazione dei risultati del primo semestre 2024.
“Abbiamo ridotto la sensibilità al reddito da interessi netti aumentando gradualmente la durata del nostro portafoglio di titoli di Stato e tramite la crescita della nuova attività di leasing a tasso fisso – ha aggiunto – In altre parole, stiamo usando il maggior tempo che le banche centrale stanno impiegando per abbassare i costo del denaro per diminuire la nostra esposizione ai tassi di interesse”.
Per quanto riguarda l’asset quality, “la performance positiva del rapporto rischio/rendimento del portafoglio prestiti si estende fino al 2024 con un limitato deterioramento della qualità delle attività, limitato a singole esposizioni specifiche. Bisogna sottolineare che non stiamo usando le overlays, quindi i numeri che presentiamo non sono migliorati dal ricorso alle overlays”.
Con riguardo all’andamento dell’economia italiana, l’AD ha evidenziato che “al momento non si registrano segnali di rischi macro di credito in atto nel business commerciale di Banca Ifis. Addirittura, abbiamo registrato una diminuzione dei giorni di pagamento nel factoring, che si assestano ai minimi storici, con nessun segnale di stress finanziario nel business“.
“Una potenziale revisione della guidance sarà valutata quando presentiamo i risultati del terzo trimestre. Per il momento siamo fiduciosi del suo raggiungimento”, ha detto Geertman rispondendo alle domande degli analisti.
Per quanto riguarda potenziali acquisizioni, l’AD ha detto: “Siamo sempre stati aperti all’M&A e l’operazione Revalea lo dimostra, anche perchè non è stata piccola. Continueremo a valutare questo tipo di transazioni, credo più verso la divisione commercial banking che NPL. Se è chiaro che avremo benefici da un’acquisizione, con sinergie, allora saremo sicuramente aperti all’acquisizione. Ma sottolineo la nostra selettività su questo fronte”.
Quando gli è stato fatto notare l’alto livello di CET1 e l’opportunità di usare il capitale in eccesso, ha affermato: “Avevamo fornito l’obiettivo di rimanere sopra il 14% nell’arco di piano e stiamo andando meglio di quel livello, quindi abbiamo spazio e stiamo creando capitale. Se assumiamo che ci sarà capitale in eccesso alla fine del piano, questo ci lascerà spazio per metterlo al lavoro. Ciò può essere fatto in varie maniere: non faremo un maxi dividendo, ma lo investiremo nella crescita, anche crescita inorganica, per aumentare il conto economico. Confermiamo il commitment per impiegare il capitale in eccesso e credo che sarà una base importante per la crescita della banca, anche inorganica”.