(Teleborsa) – “Alla fine di giugno il complesso delle criptoattività aveva raggiunto una capitalizzazione di mercato di 2,2-2,5 trilioni di dollari”. Lo ha riferito il vice capo del Dipartimento Circolazione monetaria e pagamenti della Banca d’Italia, Massimo Doria, nel corso di un’audizione alla Commissione finanze del Senato. “Di questo importo – ha aggiunto – il 93% è la quota di criptoattività non garantite, come il bitcoin, guidate soprattutto da finalità speculative e che comportano rischi molto elevati con ampie e repentine oscillazione di valore”. Si tratta di attività gestite con procedure “opache” ha sottolinwato “spesso usate per finalità illecite, per dissimulare l’origine fondi e con limitata tracciabilità”.
Doria ha anche sottolineato che in Italia cresce fortemente la diffusione di criptovalute che sono detenute da 1,3 milioni di persone per un controvalore di 2,7 miliardi di euro.
“Nel 2022 da un’indagine effettuata dall’Eurosistema risultava che solo il 4% degli intervistati deteneva criptoattività – ha detto – secondo la stessa indagine in Italia la quota di possessori era invece al 2%, invariata rispetto al 2019 e la più bassa nei paesi dell’area”.
“Ma da un indagine del 2024 degli agenti mediatori risulta che nel primo trimestre erano oltre 1,3 milioni le persone che detenevano criptoattività presso intermediari italiani per un controvalore di 2,7 miliardi – ha aggiunto – si tratta di un +85% rispetto al quarto trimestre 2023″. “Anche il rapporto della Consob conferma questo trend in crescita – ha sottolineato – con un grado di diffusione più che raddoppiato rispetto al 2022″
(Foto: Jonathan Borba on Unsplash )