(Teleborsa) – Enilive ha chiuso il secondo trimestre 2024 con un utile operativo proforma adjusted di 120 milioni di euro, in calo del 41% rispetto allo stesso periodo del 2023, come conseguenza del deterioramento dei margini dei biocarburanti. Nella bioraffinazione, la produzione raddoppiata grazie alla capacità addizionale e all’incremento dei tassi di utilizzo, e la massimizzazione del pretrattamento dei feedstock complessi, hanno più che compensato la pressione sui margini dovuta alla dinamica dei prezzi spot dell’HVO nell’Unione Europea e al calo dei prezzi RIN in Nord America.
Enilive è la società di dedicata alla bioraffinazione, alla produzione di biometano, alle soluzioni di smart mobility, tra cui il car sharing Enjoy, e alla commercializzazione e distribuzione di tutti i vettori energetici per la mobilità.
Pochi giorni fa Eni ha firmato un accordo di esclusiva con per valorizzare il 20-25% di Enilive, con la previsione di finalizzare l’operazione entro fine anno. La vendita prevede una valorizzazione della società compresa tra €11,5 mld e €12,5 mld e, in modo simile all’operazione finalizzata nel primo trimestre da Plenitude, concorrerà a finanziare la crescita.
I solidi risultati del marketing di Enilive hanno beneficiato della crescita della domanda, in particolare nell’extrarete (jet fuel e gasolio) e della valorizzazione della domanda captive (nel primo semestre 2024 Enilive ha riportato un utile operativo proforma adjusted di 298 milioni di euro che si confronta con 340 milioni di euro del primo semestre 2023).
Il business ha conseguito un Ebitda proforma adjusted pari a 200 milioni di euro, in riduzione del 25% rispetto al secondo trimestre 2023 (265 milioni di euro) confermando la previsione annua di circa 1 miliardo di euro.
Eni, all’interno della nota sui conti, afferma che Enilive è “ben posizionata per capitalizzare l’aumento atteso della domanda nella seconda metà del 2024, sostenuta da nuovi obblighi normativi nei Paesi Bassi e dall’impatto del Regolamento Europeo anti-dumping recentemente emanato, nonché dalla più stringente policy in California (nel primo semestre 2024 l’Ebitda proforma adjusted è stato di 450 milioni di euro, rispetto ai 462 milioni di euro del primo semestre 2023)”.