(Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di , gruppo quotato su Euronext Milan e system integrator nel settore dei servizi digitali, ha comunicato che sono state avviate iniziative giudiziali a tutela della società e dei suoi azionisti attraverso il deposito dei seguenti atti giudiziali: (i) impugnazione delle delibere del Collegio Sindacale del 6 e 7 giugno con cui l’organo di controllo ha invalidamente convocato l’assemblea dei soci per il 22 luglio, onde veder pronunciata dal Giudice competente l’invalidità e inefficacia delle predette delibere e, per l’effetto, della predetta convocazione assembleare; ricorso per la sospensione dell’esecuzione delle delibere del Collegio Sindacale; ricorso cautelare ex art. 700 c.p.c. finalizzato ad inibire il voto nell’assemblea dei soci convocata per il 22 luglio dei due principali azionisti per violazione di norme di legge.
Come già emerso negli scorsi giorni, secondo Olidata non esiste alcun “grave fatto censurabile” per cui il Collegio Sindacale debba convocar l’assemblea e il Collegio Sindacale avrebbe diffuso informazioni aziendali riservate, senza un valido motivo e senza preventive interlocuzioni con gli organi preposti alla gestione, mettendo a repentaglio l’interesse della società a far sì che il dialogo si svolga in maniera confidenziale all’interno degli organi societari senza condizionamenti esterni.
Il Collegio Sindacale aveva criticato il cospicuo numero di riunioni svolte dai Comitati endoconsiliari, parlato di un clima di crescente contrasto fra Amministratori Indipendenti e Amministratore Delegato (si è nel frattempo dimesso il consigliere indipendente Antonella Madeo), evidenziato carenze nei flussi informativi al CdA e al Collegio con ritardi nell’invio della documentazione pre-consiliare e carenze istruttorie.