(Teleborsa) – “In queste ore un profluvio di dichiarazioni sull’ex Ilva non corrisponde alla realtà dei fatti. È ora che il confronto negoziale si tenga nelle sedi istituzionali opportune, a partire dalla convocazione del tavolo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri come richiesto unitariamente da Fim, Fiom, Uilm già da molti giorni. E il Ministro Adolfo Urso convochi il tavolo che affronti il tema della siderurgia nazionale ed europea nel suo complesso”. Lo dichiara in una nota Loris Scarpa, coordinatore nazionale siderurgia per la Fiom-Cgil.
“Questa situazione sta determinando conseguenze negative per gli impianti, i lavoratori e i cittadini che stanno pagando un prezzo inaccettabile. È necessario un piano di ripartenza concreto – aggiunge – con tempi certi sul ritorno delle persone al lavoro, servono le risorse per le produzioni, per le manutenzioni, per la messa in sicurezza dei lavoratori e dell’ambiente.
Oggi, il Ministro Urso aveva annunciato che un’impresa canadese si aggiunge alle due imprese indiane, Vulcan Green Steel e Steel Mont, e all’ucraino-olandese Metinvest: “Ci sono altri soggetti industriali che hanno chiesto anch’essi di visitare gli impianti di quella che era l’ex Ilva. Oltre ai tre soggetti che lo hanno fatto nelle ultime settimane, in questo caso è un’impresa canadese, uno dei grandi Paesi del G7”. Lo afferma il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, a margine dell’assemblea di Unioncamere.
“Vuol dire che – ha detto Urso – i maggiori player hanno capito che il polo siderurgico dell’ex Ilva può risorgere, ovviamente con tecnologia green”.
“Ogni giorno ne sentiamo una nuova ma mi pare molto complicato mettere Ilva sul mercato. Mai visto un acquirente per un’azienda in quelle condizioni, con gli impianti arrugginiti e solo un altoforno e mezzo in funzione – il commento, piuttosto scettico, di Rocco Palombella, segretario generale della Uilm.
“Sarebbe interessante capire cosa mettono sul mercato. Sono sei mesi che chiediamo quale sia il piano non dico industriale, ma di risalita e ancora non abbiamo visto nulla”.