(Teleborsa) – A fine 2023, il numero di istituti di credito autorizzati alla prestazione di servizi di investimento si è collocato a 386 (398 a fine 2022). Di tali soggetti, 33 sono banche comunitarie autorizzate a operare in Italia mediante stabilimento di succursale e otto sono banche extra-comunitarie autorizzate a operare in Italia con o senza stabilimento di succursale. È quanto emerge dalla relazione per l’anno 2023 della CONSOB.
A fine 2023, le SIM iscritte nel relativo Albo sono 61, i soggetti iscritti all’elenco delle imprese di investimento comunitarie autorizzate a operare in Italia mediante stabilimento di succursale sono 36 e le imprese di investimento inglesi iscritte nell’Albo delle imprese di paesi terzi, diverse dalle banche autorizzate a operare in Italia, sono 82, di cui nove con succursale.
Al 10 novembre 2023 – termine del periodo transitorio previsto dall’articolo 48 del Regolamento ECSP nonché del Regolamento delegato (UE) 2022/1988 della Commissione del 1SIM2 luglio 2022 – 47 soggetti risultavano iscritti nella sezione ordinaria del registro dei gestori di portali di crowdfunding previsto dal previgente articolo 50-quinquies del Tuf (48 a fine 2022); in linea con l’anno precedente, nessun soggetto risultava iscritto nella sezione speciale dedicata alle banche e alle imprese di investimento. Nel 2023 è stato cancellato dal registro, su istanza, un solo gestore.
A fine 2023 risultavano iscritte nei relativi albi 177 società di gestione del risparmio (SGR) e 66 società di investimento a capitale fisso (SICAF). Alla stessa data 99 gestori di organismi di investimento collettivo in valori mobiliari (OICVM) e fondi di investimento alternativi (FIA) comunitari operavano in Italia per il tramite dello stabilimento di succursali.