(Teleborsa) – S&P Global Ratings ha confermato i long- e short-term issuer credit rating su 2i Rete Gas, secondo operatore italiano nel settore della distribuzione del gas, a “BBB/A-2” con outlook stabile, in quanto c’è l’aspettativa che la società continui a rifinanziare le sue grandi scadenze in modo tempestivo, non appena giungono a scadenza.
Sebbene abbia annunciato un’offerta non vincolante per acquisire il 100% del capitale azionario del peer 2i Rete Gas, in corso un periodo di esclusiva, non è ancora chiaro quando e se l’acquisizione avverrà. Pertanto, il caso base presuppone ancora che 2i Rete Gas continui a operare come società autonoma.
S&P monitorerà l’avanzamento della potenziale acquisizione di 2iRete Gas da parte di Italgas, il più grande operatore italiano di distribuzione del gas. L’agenzia di rating ritiene ora meno probabile che 2i Rete Gas intraprenda una IPO entro la fine dell’anno. All’inizio di quest’anno, gli azionisti avevano annunciato che stavano avviando un processo preparatorio per quotare parte del capitale azionario alla Borsa di Milano. Anche se gli azionisti devono ancora annullare ufficialmente il processo, ora è meno probabile che questo scenario si realizzi, viste le trattative esclusive in corso con Italgas.
Il caso base aggiornato indica un EBITDA rettificato inferiore a quanto precedentemente previsto. Sebbene i risultati del 2023 siano stati migliori del previsto, ciò è dovuto principalmente al fatto che il regolatore ha deciso di riconoscere più di 38 milioni di euro nella tariffa, con un conseguente impatto positivo sul conto economico. Tale importo si riferisce principalmente alla sostituzione dei dispositivi di misura prima del loro completo ammortamento, oltre ad altri adeguamenti normativi. Ora viene stimato che l’EBITDA rettificato per il periodo 2024-2026 sarà inferiore a quanto precedentemente previsto; in particolare, l’EBITDA rettificato per il 2025 è previsto a circa 540 milioni di euro, invece di circa 600 milioni di euro.
Nel periodo 2024-2026, S&P prevede che la generazione di flussi di cassa operativi cumulativi sarà di 1,2 miliardi di euro e che le spese in conto capitale lorde totali (capex) saranno di circa 1 miliardo di euro, inferiori a quanto ipotizzato in precedenza. Ciò compenserà il minor EBITDA. La maggior parte delle spese in conto capitale si riferiscono agli aggiornamenti della rete. Considerato il dividendo medio annuo pari a 120 milioni di euro, viene previsto che 2i Rete Gas registrerà flussi di cassa discrezionali leggermente negativi nel periodo. Pertanto, il debito aumenterà leggermente a 3,4 miliardi di euro nel 2026 dai 3,3 miliardi di euro alla fine del 2024, il che implica che il FFO corretto rispetto al debito sarà compreso tra l’11% e il 12% nel periodo.