(Teleborsa) – “Confermare la riduzione” del carico fiscale, “la de-contribuzione per i redditi medio bassi” costituisce “l’obiettivo politico prioritario” nei piani di finanza pubblica che il governo sta preparando, e che dovranno tener conto della procedura per deficit eccessivo avviata dalla Commissione europea a carico dell’Italia. Lo ha detto il ministro dell’Economia e Finanza, Giancarlo Giorgetti, incontrando la stampa al termine della riunione del Consiglio Ecofin oggi a Lussemburgo.
La procedura per deficit eccessivo, annunciata mercoledì per sette Stati membri, tra cui l’Italia, prevede un processo che comincerà questa sera stessa, con l’invio, da parte della Commissione ai paesi interessati, delle proposte di “traiettorie” di rientro dal disavanzo nei prossimi anni.
Alla domanda se verrà confermata la riduzione del cuneo fiscale, e con quali risorse, se si deve ridurre il deficit, Giorgetti ha risposto: “Noi abbiamo un profilo di impegni e di obiettivi di deficit che abbiamo già dichiarato. Siamo in attesa proprio in questi momenti di quella che è la traiettoria su cui lavorare”, sulla base del modello che la Commissione invierà entro stasera. “Costruiremo il quadro di finanza pubblica – ha sottolineato – tenendo presente che l’obiettivo politico prioritario è confermare la riduzione, la de-contribuzione per i redditi medio bassi. Questo è prioritario, poi vengono le altre cose”. E a chi chiedeva se questo non comporterà dei tagli alla sanità o all’istruzione, il ministro ha replicato: “Alla sanità non abbiamo mai tagliato nulla, abbiamo soltanto incrementato la dotazione dei fondi”.
Quando gli è stato chiesto se e quando l’Italia approverà la ratifica della modifica del trattato sul “Fondo salva-Stati” (come in Italia viene chiamato il Meccanismo europeo di Stabilità). “Innanzitutto?quello che ho detto ieri è che il Parlamento italiano non è in condizioni di approvare, e non approva” la ratifica. “Poi, quello che c’è di nuovo è che ieri, per la prima volta, Pierre Gramegna (il direttore esecutivo del Mes,ndr) ha fatto delle riflessioni, recependo evidentemente anche delle critiche che abbiamo sempre fatto noi, per cercare di cambiare” il Meccanismo “e portarlo verso un altro tipo, come un fondo sovrano europeo. Ad esempio in tema di difesa, evitando che i singoli Stati nazionali debbano indebitarsi spendendo a livello nazionale; ma su questo ci sono state molte resistenze e soprattutto dai paesi nordici”. Quindi, gli è stato chiesto, non ci sono molte speranze di ratificare il Mes, a breve? “A breve – ha risposto Giorgetti – è impossibile”. Che poi si possa fare invece a lungo termine, “dipende se cambia, se migliora: se cambia natura come abbiamo sempre chiesto noi. Ma su questo la discussione è appena iniziata”.