(Teleborsa) – , società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nell’importazione, sviluppo, brand building e distribuzione di distillati, vini e soft drink di fascia premium e ultra-premium, ha chiuso il 2023 con ricavi consolidati pari a 52,8 milioni di euro, in crescita di 3,1 milioni rispetto al 2022 (+6,2%). L’andamento dei ricavi rimane positivo anche a parità di perimetro (+6,2% like for like), nonostante il raffronto con un anno 2022 che si era contraddistinto per il forte rimbalzo della propensione all’acquisto e al consumo post pandemia Covid-19.
L’EBITDA è pari a -2,2 milioni di euro, rispetto a 4,6 milioni del 2022, con un EBITDA Margin pari al -4,2% rispetto al 9,4% del 2022. L’EBITDA Adjusted si attesta a -0,3 milioni al lordo della imputazione a conto economico del rimborso fondo perduto SIMEST (238 mila), della frode informatica (879 mila), dell’accantonamento indennità agenti (306 mila), investimenti ESG (279 mila) e delle consulenze professionali per operazioni straordinarie (163 mila), con un’EBITDA Margin Adjusted del -0,7%.
La perdita netta è stata pari a -15,2 milioni di euro, contro un utile di 2 milioni del 2022, al netto della imputazione a conto economico di ammortamenti per 1,5 milioni, di svalutazione dei crediti commerciali di 0,1 milioni, di indennità di trattamento di fine rapporto dei dipendenti per 0,3 milioni, della svalutazione legata all’operazione Elephant Gin pari a 7,2 milioni, dell’accantonamento al fondo rischi riportato nel bilancio Refined Brands per 3,3 milioni e di imposte gravanti sul reddito dell’esercizio per complessivi 400 mila, di cui 0,1 milioni per imposte correnti e un beneficio su imposte differite di 0,1 milioni. La Perdita Netta Adjusted è stato pari a -2,4 milioni di euro, (2,5 milioni del 2022) considerando, al netto degli effetti già esplicitati in precedenza, la rettifica di 7.241 mila per la svalutazione della partecipazione in Refined Brands.
Al 31 dicembre 2023 la Posizione Finanziaria Netta del Gruppo era negativa (saldo debitorio) per 10,3 milioni di euro, rispetto a -1,8 al 31 dicembre 2022
“La chiusura di questo bilancio annuale pone le basi per affrontare un futuro ricco di sfide per la società, richiedendo un impegno significativo su molteplici fronti – ha detto l’AD Edelberto Baracco – Consapevoli che i prossimi mesi richiederanno un ulteriore sforzo, restiamo concentrati sugli obiettivi di medio termine in linea con la nostra strategia aziendale. Tra questi, il rafforzamento del nostro posizionamento come player nel segmento B2B, lo sviluppo dei brand di proprietà e dell’asset creativo, e l’incremento del modello omnicanale rivolto anche al consumatore finale. L’area di business nel mercato italiano di spirits, vini e birre continua a confermare l’expertise della capogruppo, permettendoci di guardare al futuro con consapevolezza e fiducia tale da prevedere una crescita organica che, unitamente alle iniziative in atto volte ad un maggiore efficientamento dei costi, porterà un impatto positivo sulle marginalità”.
Diversamente di quanto comunicato il 5 giugno, il Consiglio di Amministrazione, dopo aver ricevuto gli impegni irrevocabili di sottoscrizione di obbligazioni convertibili entro il 31 dicembre 2024 dalla società Vecchio Magazzino Doganale S.r.l. e Destillers United Grooup S.L., ha deciso di non proporre all’assemblea straordinaria del 15 luglio 2024 l’emissione del prestito obbligazionario convertibile, non essendoci – ad oggi – l’esigenza immediata di risorse finanziarie. Tuttavia, il CdA ha deliberato di sottoporre all’approvazione dell’assemblea l’attribuzione di una delega ad emettere obbligazioni convertibili e ad aumentare di conseguenza il capitale sociale, anche con l’esclusione del diritto di opzione, da esercitare in una o più volte entro il termine di cinque anni.